"Meteo pazzo", o meglio uno degli effetti di un cambiamento climatico galoppante con eventi estremi (più votati al caldo, ma con qualche eccezione come vedremo) che sempre più spesso stravolge il tempo in tutte le stagioni.
Prima una doverosa premessa. Si parla di "eventi estremi" quando un particolare evento meteorologico, spesso di breve durata, come un'alluvione lampo o un'ondata di calore/o gelo, si discosta in maniera significativa dal clima medio di riferimento per un'area e quindi è "insolitamente grave".
È importante comprendere questi eventi perché possono essere dirompenti e persino pericolosi, danneggiando le comunità umane, l’agricoltura e gli ecosistemi naturali.
Ebbene, l'ultimo aggiornamento modellistico ha confermato un deciso cambio della circolazione atmosferica intorno al 2/3 Aprile con la discesa di gelide correnti direttamente dall'Artico. Dando uno sguardo alle mappe sinottiche ci rendiamo subito conto di come la massa d'aria abbia caratteristiche prettamente invernali, con valori intorno ai -8/-10°C alla quota isobarica degli 850 hPa (circa 1550 metri).
Se il tempo sarà più stabile al Nord, sulle regioni settentrionali sarà il gelo a farla da padrone con temperature minime durante la notte e al primo mattino fin sotto lo zero! Qualora questa previsione si realizzasse saremmo di fronte a un rischio piuttosto elevato per l'agricoltura, vista la stagione.