La causa va cercata nei possenti movimenti atmosferici delle masse d'aria a scala emisferica attesi proprio per il periodo pasquale. In termine tecnico queste immense manovre atmosferiche vengono definite "scambi meridiani": l'aria fredda scende verso le medie latitudini dal Nord Europa/Atlantico, raffreddandole, mentre l'aria calda subtropicale africana (anticiclone africano) sale verso l'Europa.
L'Italia, e in particolare le regioni del Centro-Nord, rischia di trovarsi in una sorta di "zona di convergenza" in cui interagiscono queste importanti figure meteorologiche.
Proprio in questa "terra di nessuno" avvengono i contrasti maggiori e più insidiosi: il calore che si accumula nei bassi strati dell'atmosfera aumenta il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate. In sostanza, potremmo trovarci di fronte ad una serie di incursioni fredde ed instabili in quota in grado di destabilizzare non poco l'atmosfera, provocando piogge e temporali.
Proprio dalla giornata di Pasqua (Domenica 31 Marzo) il passaggio di fronte instabile e freddo in quota potrebbe provocare lo scoppio, anche improvviso, di temporali, localmente anche molto intensi, specie sulle regioni del Nord e sul versante tirrenico. Come capita spesso in Primavera, questo non significa che tutta la giornata sarà rovinata dalle precipitazioni, anzi: questo tipo di fenomeni durano al massimo poche ore, prima del ritorno del sole (si tratta insomma della classica instabilità primaverile). Al Sud e sulle due Isole Maggiori non è addirittura da escludere la possibilità delle prime fiammate di calore, con punte massime di temperature pronte a schizzare fin verso i 30°C.