Queste dinamiche sono in grado di stravolgere il clima in breve tempo, con effetti pericolosi anche sul nostro Paese.
È possibile che il prossimo evento di riscaldamento stratosferico, atteso entro la prima decade di Marzo, diventi quello che è noto come un riscaldamento stratosferico finale (Final Stratwarming).
Di cosa si tratta? Nel concreto è come una sorta di passaggio della stratosfera in "modalità estiva", ovvero quella situazione per cui il Vortice Polare si dissipa e si sviluppano le easterlies (i venti con moto retrogrado, da est verso ovest, lungo la circonferenza del pianeta, sopra i 5 Km di altitudine, alle medie-alte latitudini, che persistono fino a fine Agosto/inizio Settembre quando il vortice torna ad approfondirsi).
Stiamo dunque sostanzialmente parlando di un normale "decadimento stagionale", più semplicemente dovuto alle implicazioni termodinamiche, ovvero come conseguenza della radiazione solare che ritorna e riscalda la regione polare.
Tutto ciò si traduce, come possiamo vedere dalla mappqui sotto, in un intenso riscaldamento della stratosfera terrestre, proprio sopra la regione artica, nell'ordine anche di 40°C nel giro di pochissimi giorni.
Le condizioni meteo potrebbero dunque subire un deciso scossone freddo e a tratti perturbato entro la metà di Marzo. Un nuovo flusso di aria molto fredda dal Polo Nord è destinato a provocare un repentino abbassamento delle temperature che rischierebbero di portarsi di diversi gradi sotto le medie climatiche di riferimento.
Il pericolo vero sarebbe quello di temibili alluvioni lampo a causa dei forti contrasti tra masse d'aria diverse tipici delle settimane di passaggio tra una stagione e l'altra.
D'altra parte, si tratterebbe di una bella notizia in considerazione del grave problema della siccità che sta affliggendo buona parte dell'Italia.