Durante l'estate i mari che lambiscono il Belpaese accumulano il calore sprigionato dall'irraggiamento solare, gli strati d'acqua più superficiali, ma anche quelli in profondità tendono dunque ad aumentare di temperatura, tanto che nella stagione appena conclusa hanno misurato anche 5/8 gradi più del normale. In autunno, il calore immagazzinato dovrebbe gradualmente disperdersi, ma di fatto non sta andando così: i nostri mari sono ancora troppo caldi, a tal punto che i valori sono di qualche grado sopra la media del periodo. Sul Mar Ligure, per esempio, si stanno tuttora registrando una temperatura di circa 26°C, addirittura di 27°C sullo Stretto di Sicilia e sullo Ionio.
Ma quali sono le conseguenze che potrebbe scatenare questa situazione anomala? Difficile dirlo con precisione, ma il vortice ciclonico, un vero e proprio Uragano Mediterraneo che tra Giovedì 27 e Venerdì 28 si formerà sul Mar Ionio, causando un grave maltempo sulla Sicilia e sulla Calabria, potrebbe essere di fatto l'immediato effetto di questa situazione. Inoltre con mari ancora così caldi l'energia in gioco è molta e dunque, giocoforza, è maggiore il rischio di eventi meteo estremi, quali forti temporali e locali trombe d'aria e/o marine, ma anche grandinate e alluvioni lampo. Non si tratta di fare allarmismo, la nostra volontà piuttosto è quella di informare sulle eventualità e sulle conseguenze derivanti da situazioni potenzialmente pericolose che con l'imminente arrivo delle perturbazioni autunnali potrebbero verificarsi.