Vediamo insieme quindi le probabilità che ha la stagione fredda per tornare alla riscossa.
Ad oggi le notizie che ci giungono dagli aggiornamenti modellistici stagionali e quelli giornalieri non lasciano dubbi. Probabilmente il prossimo mese sarà ancora caratterizzato da temperature oltre la norma a causa di un imponente anticiclone di matrice afro-azzorriana che potrebbe rimanere piazzato sul Mediterraneo inglobando anche l'Italia. La causa sarà l'assenza di veri disturbi, da parte del Vortice Polare, che continuerà indisturbato a ruotare sul Polo Nord, senza possibilità di giungere sull'Europa. Perciò, carte alla mano, ci aspettiamo un FEBBRAIO poco distante da quello che è accaduto a gennaio, ovvero con temperature miti, qualche pioggia segnatamente sulle regioni occidentali, nebbie e ancora smog.
Oltre la conferma delle mappe stagionali però, abbiamo dato uno sguardo anche alle statistiche che giocano un ruolo talvolta fondamentale. Spesse volte, FEBBRAIO, (sopratutto verso la terza decade) ha regalato all'Italia il cosiddetto “COLPO DI CODA” invernale con un'irruzione di aria gelida in grado di determinare un crollo delle temperature con neve a quote basse. Seppur le probabilità quest'anno siano davvero basse non è un'ipotesi da escludere in quanto un possibile STRATWARMING (riscaldamento della stratosfera) attorno al 15-16 febbraio, potrebbe rimescolare le carte proprio sul finale dell'INVERNO regalandoci almeno un episodio degno di questo nome.
Ovviamente, seppur dovesse arrivare una breve irruzione fredda a FEBBRAIO, l'INVERNO 2019/2020 sarà inserito, probabilmente, nella lista delle stagioni invernali più calde di sempre perché, è vero che una rondine non fa primavera ma è anche vero che, nemmeno un fiocco fa inverno.