Sull'Europa centro-settentrionale dovrebbe essere presente, a nostro giudizio, il maltempo più ricorrente: ciò perché su questi settori continentali dovrebbero agire spesso, a fasi alterne, ma talvolta anche simultaneamente, sia il flusso perturbato e più mite oceanico, sia correnti fredde provenienti dall'Artico scandinavo-russo. Ci sarebbero, quindi, condizioni per frequente maltempo, spesso intenso e tempestoso soprattutto tra la Francia e il Regno Unito, e condizioni pure per gelo intenso che, dalla regioni artiche russe e attraverso il Mar Baltico, si riverserebbe fino al centro dell'Europa. Sulle regioni mediterranee e su quelle sud-orientali europee, invece, potrebbe prevalere l'influenza del fronte stabilizzante subtropicale, quindi di un’alta pressione abbastanza ricorrente, con tempo più stabile e clima più mite. Ovviamente, anche su queste aree non è escluso che possano sconfinare perturbazioni atlantiche e, ma questi più raramente, impulsi freddi. In linea generale sulle aree centro-meridionali europee l'instabilità è prevista in misura minore ed il freddo dovrebbe essere abbastanza centellinato. Ci sarebbe, poi, una sorta di limbo, ossia settori dove potrebbe alternarsi l’influenza di tutte e tre le forze in gioco nel prossimo Inverno: si tratta della Spagna centro-settentrionale, della Francia centro-meridionale e anche dell'Italia settentrionale.
Volendo trarre delle conclusioni per la nostra penisola, sulla base di quanto esposto sopra, ecco una possibile evoluzione del tempo divisa per settori.
NORD - Riteniamo che i mesi invernali di fine 2019-inizio 2020 possano mostrarsi instabili e spesso perturbati con occasioni frequenti per nevicate abbondanti sulle Alpi. Mediamente le nevicate sarebbero possibili a quote oltre i 1000/1200 metri per via delle correnti occidentali, non fredde, più ricorrenti. Mettiamo nel conto, tuttavia, che potrebbero esserci una o due occasioni in cui il flusso più mite atlantico possa interagire con vortici più freddi provenienti da Nordest e in estensione fino all’Europa centrale, con occasione per nevicate fino a bassa quota o persino in pianura. Non mancherebbero sulle regioni settentrionali delle temporanee fasi di maggiore alta pressione con ritorno da fine Dicembre 2019 delle nebbie estese in Valpadana. Le temperature sono previste ancora nella norma, o leggermente al di sopra.
CENTRO - Ci sarà di sicuro una certa Influenza dell’aria fresca instabile oceanica, ma più fiacca, con piogge ricorrenti alternate a fasi più asciutte. Nevicate tra dicembre 2019 e gennaio 2020 in quota, mediamente sopra i 1200/1500 metri, ma temporaneamente anche in media-alta collina sull'Appennino settentrionale. La circolazione mediamente occidentale dovrebbe concedere poche occasioni per freddo, semmai qualche strappo temporaneo di cavi relativamente freddi nordatlantici. Su queste regioni l’alta pressione, e quindi fasi di bel tempo, se la giocherebbe alla pari con il flusso instabile atlantico responsabile di fasi più piovose.
SUD - Su queste regioni potrebbe prevalere l’alta pressione con tempo più spesso asciutto e mite allora fino a Natale 2019 o al più fino alla Befana 2020. Certamente non mancherebbero temporanee fasi di influenza del flusso instabile oceanico, con locali piogge, ma queste sarebbero minoritarie e più probabili su Campania, Lucania e sul Nord della Puglia. Inizialmente saranno veramente poche occasioni per il freddo, semmai qualche strappo temporaneo di cavi relativamente freddi nordatlantici, ma con scarsi effetti. Per il vero Rigore Invernale qui bisognerà attendere Febbraio se non addirittura l’inizio di Marzo 2020. Global Warming Permettendo...