Meteo: il VELENOSO PESCE SCORPIONE sta invadendo il MEDITERRANEO. Colpa dei Cambiamenti Climatici? La SITUAZIONE


Meteo: il VELENOSO PESCE SCORPIONE sta invadendo il MEDITERRANEO. Colpa dei Cambiamenti Climatici? La SITUAZIONE

Allarme pesce scorpione

Allarme pesce scorpione
E' notizia di pochi giorni l'allarme lanciato da parte dei ricercatori: "il velenoso pesce scorpione sta invadendo il Mediterraneo".
Oltre ad un rischio per la nostra salute rappresenta un'ulteriore minaccia per il già delicato ecosistema dei nostri mari. Questo è uno dei tanti effetti del cambiamento climatico in atto. Cerchiamo di capire meglio cosa sta accadendo.

"In alcuni luoghi mi è capitato di vederne addirittura quaranta in una singola immersione", ha denunciato al Guardian il biologo marino Jason Hall-Spencer, che insieme ad alcuni esperti dell'Università di Plymouth e del Marine and Environmental Research Lab di Cipro lavora a un progetto di eradicazione della specie (si chiama "ReLionMed" ed è finanziato dall’Unione Europea). Esso ha portato alla rimozione, con subacquei volontari, di un numero compreso tra i 35 e i 119 pesci scorpione al giorno in tre differenti siti marini protetti al largo della costa di Cipro.

"Il controllo della popolazione è fondamentale", ha confermato Louis Hadjioannou, biologo ricercatore affiliato al Cyprus Marine and Maritime Institute e al centro di ricerca Enalia Physis. Anche perché la rapidità di espansione nel Mediterraneo è inquietante: due milioni di uova all'anno, nessun potenziale predatore naturale nei luoghi in cui va diffondendosi. Così, a partire dal 2012, anno del primo avvistamento ufficiale in Europa, la diffusione di una specie originaria del Mar Rosso è stata, a causa del climate change, incontrollata. Ebbene anche questa volta c'entrano i cambiamenti climatici, si perché complice l'aumento delle temperature anche i nostri mari si scaldano sempre di più diventando di fatto simili a quelli tropicali.

Dunque, intervenire è assolutamente essenziale. "Anche perché i pesci scorpione si possono trovare a piccole profondità, addirittura fino a uno o due metri, e le loro punture sono decisamente pericolose, in particolare per i subacquei", ha proseguito Hall-Spencer. "Con il rischio che la specie invada le zone costiere, affollate dai turisti", ha chiosato Periklis Kleitou, autore di uno studio pubblicato sulla rivista Aquatic Conservation. E quello, ancora più concreto, che riducano la biodiversità dell'area, posizionandosi al vertice della catena trofica e addirittura approfittando delle aree marine protette, istituite per salvaguardare le specie autoctone del Mediterraneo e "le cui restrizioni finiscono con il favorire le specie invasive", come sottolineato ancora da Hall-Spencer.

E allora per i ricercatori può essere utile, per esempio, incoraggiare i pescatori locali alla cattura: il pesce scorpione è commestibile e già si trova in alcuni mercati e ristoranti ciprioti. Così come la promozione della vendita di gioielli realizzati con le sue pinne potrebbe costituire un incentivo ulteriore alla sua cattura, e a un controllo indiretto della popolazione che, altrimenti, è destinata a crescere ulteriormente.
"Proprio così, perché con il cambiamento climatico è facile prevedere che invaderà anche il Mediterraneo occidentale", ha sottolineato Kleitou.