Meteo: il Gelo Artico punta l'Europa dopo metà Novembre. Le conseguenze in Italia

Meteo: il Gelo Artico punta l'Europa dopo metà Novembre. Le conseguenze in Italia

Irruzione Artica dopo la metà di Novembre
Arrivano le conferme: nella seconda metà di Novembre il gelo artico punterà l'Europa con conseguenze dirette anche in Italia.

Nella zona tra la Groenlandia e le Isole Svalbard si è formato un imponente "lago gelido", ricolmo di aria artica (freddissima) un vero e proprio serbatoio del freddo che potrebbe scivolare verso l'Europa, dando così il via a ondate di gelo che, a più riprese, potrebbero arrivare ad investire anche il nostro Paese.

IL GELO ARTICO PUNTA L'EUROPA: CONSEGUENZE PER L'ITALIA
La nostra attenzione si concentra da Giovedì 20 Novembre in avanti quando prenderà vita la prima seria irruzione di gelo di origine artico marittima verso il cuore dell'Europa.
La mappa del Centro Europeo che vi proponiamo qui sotto mostra proprio un assetto barico tipicamente invernale con l'aria fredda di origine polare in discesa dal Nord Europa che sconfinerà fino al bacino del Mediterraneo. Se ciò dovesse avvenire è lecito attendersi importanti conseguenze per l'Italia: un abbassamento drastico delle temperature con valori termici che finiranno sotto le medie climatiche, specie al Nord e sulle regioni Centro: sarà dunque servita la prima irruzione fredda della stagione.
Le correnti fredde in ingresso dalla Porta del Rodano (Francia sudorientale) favoriranno la formazione di un secondo vortice ciclonico sui nostri mari in grado di scatenare precipitazioni intense, anche sotto forma di nubifragio e violente raffiche di vento.

Flusso di aria Artica dal Nord Europa verso il bacino del Mediterraneo
ARRIVA LA NEVE A BASSA QUOTA
Occhi puntati poi sul weekend successivo quando oltre alle piogge battenti, potrebbe tornare pure la neve in particolare sulle regioni del Nord: le Alpi sono destinate a fare il pieno: si tratta di un'ottima notizia per gli amanti degli sport invernali, ma anche per la natura in generale. Attenzione perché a causa della velocità con cui avverrà l'irruzione e delle temperature piuttosto fredde, non è escluso il rischio di neve fino a quote molto basse (bassa collina/alta pianura) su Piemonte, Lombardia e Triveneto.
Massima attenzione anche sulle regioni del Centro-Sud dove non mancheranno temporali a causa dei forti contrasti che si verranno a creare tra masse d'aria e correnti diverse: da una parte il freddo in ingresso dall'altra il caldo umido preesistente.

Considerata la distanza temporale ancora elevata, per il periodo successivo le incertezze aumentano. Pare tuttavia che la fase fredda e movimentata possa continuare con il rischio di nuove sorprese nevose fino a bassissima quota: su questo però vi aggiorneremo nei nostri prossimi approfondimenti meteo.

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