Meteo: grave siccità da Nord a Sud, vediamo la situazione acqua regione per regione, i dettagli


Meteo: grave siccità da Nord a Sud, vediamo la situazione acqua regione per regione, i dettagli

E' emergenza siccità da Nord a Sud

E' emergenza siccità da Nord a Sud
La siccità in Italia si fa sempre più pesante e il meteo dei prossimi giorni non promette nulla di buono (caldo record e assenza di piogge). Per questo si pensa ad attuare uno stato di emergenza a partire da Luglio.
Ma qual è la reale situazione in Italia? I grandi bacini sono ai livelli minimi: i laghi di Como (13,5% di riempimento) e d’Iseo sono vicini al record negativo, già più volte superato invece dal lago Maggiore oggi riempito al 20%.

Ecco nel dettaglio la situazione riportata dal quotidiano Corriere della Sera, da Nord a Sud.
In Piemonte, ad eccezione della Stura di Lanzo, decrescono tutti fiumi ed il Tanaro è al 30% della portata di 12 mesi fa.
In Liguria, a Genova, da Gennaio a Giugno cadono in media 537,8 millimetri di pioggia, quest’anno ne sono caduti solamente 100,6. Per questo diversi corsi d’acqua sono ai loro valori minimi, con il torrente Bisagno ormai sparito.
In Valle D'Aosta, la Dora Baltea si attesta sui valori minimi in anni recenti ed è ormai siccità estrema nelle zone centro-orientali della regione.

In Lombardia le portate del fiume Adda, nel cui bacino idrografico le precipitazioni sono state finora di 270 millimetri contro una media di mm 460, sono inferiori del 67% al consueto così come sono -54% sul Brembo, -63% sul Serio, -64% sull’Oglio. Sciolta inoltre in anticipo tutta la neve in montagna, la riserva idrica regionale è il 60% della media.
In Veneto il fiume Adige ha un’altezza idrometrica inferiore di 2 metri e mezzo rispetto all’anno passato e di circa 20 centimetri rispetto all’anno peggiore 2017.
Stessa cosa in Friuli Venezia Giulia dove serbatoi nei bacini della Livenza e del Tagliamento mantengono valori prossimi od inferiori ai minimi storici del periodo

In Toscana il livello nel bacino di Massaciuccoli cala di 4 millimetri al giorno ed è a soli 2 centimetri dal minimo storico (-13,1). Continuano a ridursi le portate dei fiumi Arno (ad Empoli 7,38 metri cubi al secondo) e Serchio, mentre nell’Ombrone scorrono appena malapena 640 litri d’acqua al secondo. Nelle Marche il deficit pluviometrico a maggio ha raggiunto il 40%, i fiumi registrano cali, che li portano a valori simili, se non inferiori (Esino e Sentino, ad esempio) a quelli dell’anno scorso.

In Umbria la portata del fiume Tevere è ben al di sotto della media storica, garantendo solo il deflusso minimo vitale così come il Chiascio e il Chiani, mentre è praticamente azzerata è la portata del Paglia.
Nel Lazio, i due laghi vulcanici non avendo immissari naturali dipendono principalmente dagli apporti pluviali, calati localmente di oltre il 75%, segnando il dato peggiore da inizio secolo. Per quanto riguarda l’acqua potabile al momento le turnazioni riguardano 22 comuni in provincia di Frosinone, mentre altri 18 hanno avuto un abbassamento della pressione, interessando complessivamente 21 mila persone. Continuano a calare anche fiumi e bacini: l’Aniene ha portata dimezzata, il Tevere è ai livelli minimi in anni recenti, il Sacco è sempre più a secco.

In Abruzzo il deficit pluviometrico di maggio arriva a toccare il 100% in diverse stazioni di rilevamento; da inizio anno, i record negativi si registrano nella Marsica, al confine con il Lazio: l’acqua caduta è stata tra i 280 ed i 350 millimetri in meno.
In Campania calano i livelli idrometrici dei fiumi Volturno e Sele, ma soprattutto Garigliano, così come sono in discesa i volumi trattenuti nei bacini del Cilento, permanendo così il rischio di siccità.

In Basilicata questa settimana dai bacini sono stati distribuiti 11 milioni di metri cubi d’acqua (12 mesi fa furono 8 milioni e mezzo).
In Puglia gli invasi continuano a trattenere una quantità d’acqua pari a quanta ve ne era nella positiva annata 2021.
La Calabria è in media con gli anni scorsi la quantità di risorsa idrica stoccata nell’invaso della diga di monte Marello.

In Sicilia, nelle 25 dighe su tutto il territorio l’acqua supera i livelli dell’anno scorso con volumi d’acqua pari a 572,85 milioni di metri a fronte dei 477,09 del 2021.
Infini, in Sardegna, nonostante il calo delle precipitazioni con punte del -30% da metà dicembre a marzo, la siccità non fa paura: grazie ad un maggiore accumulo dovuto alle scorte, nelle dighe è presente l’80% dell’acqua invasabile.