Il clima sta impazzendo? No, nulla di tutto questo. Configurazioni di questo genere ad aprile NON sono certamente una novità.
Cerchiamo di capire il perché e soprattutto di vedere nel dettaglio quella che sarà l'evoluzione per il resto di questa settimana.
Dal punto di vista più strettamente meteorologico, esauritasi le ultime note d'instabilità nel corso di mercoledì, da giovedì 8 aprile la pressione tornerà ad aumentare sul nostro Paese e, gioco forza, il quadro generale assumerà un contesto decisamente più stabile, con cieli in prevalenza sgombri da nubi ovunque, ad eccezione solamente di alcuni angoli del Nord, come per esempio Liguria e comparto appenninico tosco-emiliano dove nel corso della giornata transiteranno deboli ed innocue nubi.
Ma ciò non basterà a riportare un clima mite.
A fare notizia saranno infatti ancora le temperature, specialmente al Centro-Nord, bloccatesu valori inferiori alla media climatologica, soprattutto di notte. Su molti tratti della Val Padana e nelle aree più interne della Toscana e dell'Umbria, ma pure nel Lazio (occhio anche a Roma), le colonnine di mercurio scenderanno addirittura di qualche grado sotto lo zero, provocando estese gelate tardive, peraltro piuttosto dannose per l'agricoltura.
Certamente, un'anomalia. Tuttavia, a livello statistico il freddo di questi giorni non è certo una novità per il mese di aprile. A titolo di esempio, per non andare troppo in là nel tempo, ricordiamo le gelate tardive (e pure le nevicate fino in pianura) avvenute nel 1991, 2003 (neve anche a Bari) e nel 2015.
Valori massimi molto simili si registreranno comunque anche sul resto del Centro e al Sud.
Arriviamo così alla vigilia del weekend quando l'alta pressione cercherà di estendere ulteriormente la sua positiva influenza sull'Italia, ma il suo tentativo, pare ormai certo, non andrà a buon fine. Nel corso della giornata di venerdì 9 avvertiremo infatti i primi segnali di un cambiamento, a partire dal Nordovest e dalla Sardegna, a causa dell'approssimarsi di un profondo vortice depressionario alimentato da correnti umide pronte a compromettere il quadro meteorologico nel corso dell'ormai prossimo weekend.
Tali correnti più miti, di origine meridionale, comporteranno un aumento delle temperature minime, mentre di giorno al Centro-Nord sono destinate a rimanere ancora sotto la media stagionale, almeno fino a domenica 10 aprile.