Ma
cosa ha in serbo quest’ultima parte del mese?
La stagione chiuderà i battenti prima del previsto o si prolungherà
di qualche settimana? Per rispondere a questa domanda abbiamo
analizzato con attenzione le mappe aggiornate del modello inglese
ECMWF
che ci danno importanti indizi relativi alla tendenza fino alla fine di agosto. Possiamo subito confermarvi che l’estate
continuerà,
ma attenzione a qualche cambiamento che inizierà a materializzarsi tra il 22 e il 26, per poi agire più concretamente
negli ultimi giorni del mese.
Ma vediamo come evolverà la situazione.
Tra
giovedì 22 e lunedì 26 agosto,
una goccia
fredda di origine atlantica
riuscirà ad “inserirsi” all'interno del tessuto anticiclonico,
dalla Francia, mettendo le basi alla prima crepa estiva (ma attenzione, non si tratterà di una rottura stagionale vera e propria). Cosa
significa? Semplicemente tornerà
l'instabilità pomeridiana,
caratterizzata dai temporali,
nubifragi e locali grandinate.
In particolar modo i fenomeni più importanti si concentreranno
al Centro-Nord, mentre il Sud sarà più al riparo (eccetto i rilievi appenninici).
Successivamente, e quindi parliamo della prossima
settimana, è previsto il ritorno di una nuova rimonta anticiclonica, questa
volta però di origine azzorriana (dall'Oceano Atlantico). Ciò sta a significare
che sperimenteremo un clima
estivo senza alcun eccesso:
insomma, la tipica
estate mediterranea
con locali episodi instabili sulle zone montuose di Alpi ed Appennini
nelle ore pomeridiane.
Un
cambio
di scena
più marcato è ipotizzabile tra
gli ultimi giorni di agosto e i primi di settembre
proprio con l'ingresso dell'autunno
meteorologico sull'Europa (1° settembre). Il
peggioramento che aprirà la strada al definitivo declino stagionale
dovrebbe giungere dapprima da Est (bassa pressione sui Balcani)
seguito poi da altri attacchi
perturbati da Nord-Ovest (prime perturbazioni atlantiche) che
sanciranno la fine definitiva della bella stagione entro la metà
del prossimo mese.
Ovviamente, data la distanza temporale i dettagli sono ancora scarni, tuttavia la strada verso un declino definitivo dell'estate sembra
essere segnata, quanto meno a grandi linee. Insomma, l'autunno è più vicino di quanto si possa pensare.