Abbiamo fatto alcune analisi all'interno dell'intricato sistema di calcolo dei principali centri di elaborazione dati e ora possiamo dire la data nella quale (giorno più giorno meno) dovrebbe arrivare una BORDATA POLARE.
Partiamo subito dicendo che ci vorrà ancora un po' di pazienza. Già nel corso di questa settimana non ci saranno particolari cambiamenti sul fronte climatico. Se escludiamo alcune serie minacce nel contesto meteorologico sui comparti più occidentali del nostro Paese, il mite bel tempo proseguirà praticamente ad oltranza, con i termometri che continueranno a viaggiare indisturbati su valori ben superiori alla media. Il freddo, infatti, rimarrà ancora confinato sui quadranti settentrionali del continente europeo.
Per vedere invece importanti segnali di svolta, bisogna scomodare il medio-lungo termine in sede previsionale e per la precisione la fine del mese di ottobre (diciamo dal 29/30) quando le alte pressioni potrebbero essere messe a dura prova da una discesa di venti molto freddi direttamente dal polo Nord o quanto meno dai reparti continentali (Russia), pronti ad investire gran parte d'Italia, con conseguenze importanti: maltempo generalizzato, ma soprattutto un corposo calo delle temperature; insomma, una vera e propria metamorfosi del quadro meteo-climatico italiano, destinato a divenire più consono al periodo o addirittura, in qualche caso, più freddo della norma.
Vista la distanza temporale dobbiamo tuttavia restare con i piedi per terra e considerare quanto scritto come una semplice ipotesi anche se, dati alla mano, tutto ci porta a pensare che le probabilità che si verifichi siano comunque elevate.