Meteo: ESTATE, può essere da INCUBO tra CALDO, AFA, MASCHERINE e LIMITAZIONI. La TENDENZA del CENTRO EUROPEO

L'estate 2020 passerà sicuramente alla storia e la ricorderemo per tanto tempo. Da una parte dovremo ancora fare i conti con l'emergenza coronavirus e con le tante misure di adattamento che si renderanno necessarie tra limitazioni e mascherine, dall'altra si preannuncia una stagione climaticamente da record per caldo, afa ed eventi estremi.

Facciamo dunque il punto della situazione tracciando una tendenza sulla base degli ultimi dati del Centro Europeo.

Partendo con la nostra analisi dal mese di giugno per il quale ci attendiamo temperature via via più calde e diffusamente sopra le medie con valori già diffusamente superiori ai 30°C. Come mostra la mappa sottostante stiamo parlando di un'anomalia termica fino a +2°C rispetto a quanto ci si aspetterebbe in questi mesi estivi.
Le precipitazioni dovrebbero invece risultare in media e si verificheranno per la maggior parte sotto forma di rovesci temporaleschi in particolare sulle zone montuose, in estensione poi alle adiacenti pianure (specie del Nord) durante le ore pomeridiane.

Il vero caldo arriverà tra luglio e agosto quando aumenterà a dismisura la probabilità di ondate di calore molto intense e durature, a causa delle presenza sempre più costante del famigerato anticiclone africano. Sembra dunque confermato il trend degli ultimi anni che ha visto estati talvolta insopportabili, in particolare nei grandi centri urbani come Milano, Torino, Firenze e Roma. Torneranno molto probabilmente anche le "notti tropicali", con temperature si manterranno intorno ai 30°C anche dopo il tramonto, a causa dell'effetto isola di calore. In parole semplici questo effetto si verifica nelle zone molto urbanizzate con ampie superfici di cemento che trattengono il calore molto più a lungo rispetto alle aree di campagna. Anche il ricircolo dell'aria è limitato a causa degli edifici molto alti.

Da non sottovalutare poi il fattore afa: le masse d'aria calda in arrivo dal continente africano si arricchiranno di umidità transitando sui nostri mari e questo potrebbe incidere negativamente, provocando una maggiore sensazione di disagio a livello fisico.

Il tutto sarà verosimilmente aggravato dall'obbligo di dover portare le mascherine (fino a nuovo ordine), in particolare nei luoghi pubblici. Molte regioni si stanno già attrezzando in vista della stagione turistica con misure volte al distanziamento sociale per evitare ogni possibile ritorno del virus.

Infine un dato che ci preoccupa è quello relativo alla possibile assenza o scarsità di precipitazioni, che potrebbe durare per tante settimane su diverse zone del nostro territorio. In sostanza sono previste poche piogge.
Nel corso dell'estate quello della siccità potrebbe diventare un problema grave, con danni all'agricoltura e con seri problemi per l'approvvigionamento idrico.