Meteo: ESTATE 2021, GIUGNO e LUGLIO nella MORSA del GRANDE CALDO. Gli ULTIMI AGGIORNAMENTI lo CONFERMANO


Meteo: ESTATE 2021, GIUGNO e LUGLIO nella MORSA del GRANDE CALDO. Gli ULTIMI AGGIORNAMENTI lo CONFERMANO

Estate 2021: prime proiezioni per l'inizio della stagione

Estate 2021: prime proiezioni per l'inizio della stagione
Come sarà l'estate? Sul calendario è ancora un pochino lontana e in questa seconda decade di aprile, caratterizzata da un clima quasi più autunnale che primaverile, ci è sembrata ancora più distante. In realtà, a livello previsionale non lo è poi così tanto, soprattutto in considerazione dei passi da gigante che hanno fatto negli ultimi anni le proiezioni a lunghissimo termine e stagionali. Esse, lo ricordiamo, non entrano mai nel dettaglio dei singoli giorni, ma ci permettono di farci un'idea, a grandi linee, sul periodo preso in considerazione, soprattutto a livello di temperature e precipitazioni, a diverse settimane di distanza.
Ebbene, una prima tendenza per la prossima estate lascia spazio a ben pochi dubbi e desta già qualche preoccupazione tra gli esperti.
Sì perché giugno e luglio potrebbero essere stretti nella morsa del gran caldo, un po' come accadde nel 2003, probabilmente l'estate più rovente che si ricordi, quanto meno da quando si raccolgono i dati.
Facciamo tuttavia il punto della situazione, cercando di analizzare tutti i dettagli di questa prima proiezione.

Come di consueto per poter tracciare una tendenza sul lungo periodo dobbiamo affidarci alle cosiddette mappe stagionali: un tentativo di predire, con largo anticipo, l'andamento meteorologico a grandi linee su vaste scale areali. In Europa leader del settore è il Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine, ECMWF, con sede in Inghilterra, a Reading. Anche oggi queste mappe confermano l'ipotesi di un inizio di estate improntato al gran caldo.

Per il bimestre giugno-luglio le prime tendenze confermano anomalie termiche positive di ben +2°C, specie al Centro-Nord, rispetto alla media climatica di riferimento (ultimi 20 anni). Ma questo cosa significa? A prima vista 2 gradi di differenza potrebbero sembrare pochi tuttavia, da un punto di vista climatologico, si tratta di un valore piuttosto elevato, sicuramente un campanello d'allarme. Nella pratica questo potrebbe tradursi in 10/15 giorni in più rispetto al solito con temperature massime fin verso i 32°C su buona parte dell'Italia: insomma le classiche fiammate africane sempre più frequenti negli ultimi anni. Una soglia che come sappiamo, unita anche alla quantità di umidità presente nell'aria, fa la differenza tra il benessere e i primi segnali di disagio.

Con queste premesse, un'attenzione particolare andrà posta al rischio di fenomeni estremi: le cronache degli ultimi anni ci hanno abituati ad una vera e propria estremizzazione del clima, ormai anche alle nostre latitudini. Grandinate intense e forti temporali, i cosiddetti nubifragi, potrebbero infatti alternarsi alle incursioni roventi africane.
Ad oggi, è bene chiarirlo, non possiamo avere la certezza matematica che tutto ciò avvenga, ma tutti gli indizi portano dalla stessa parte, ovvero verso scenari da campanello d'allarme.
Pur sussistendo un certo margine di aleatorietà, quanto detto è tutto vero; non si tratta di previsioni campate per aria, ma di uno dei principali scenari proposti dall'autorevolissimo Centro Europeo.

Temperature sopra la media a giugno e luglio fino a +2°C (fonte ufficiale: ecmwf)
Temperature sopra la media a giugno e luglio fino a +2°C (fonte ufficiale: ecmwf)