Sulla base delle recenti analisi modellistiche, comparando quanto accaduto nel 2018 con quanto accaduto negli anni precedenti, possiamo affermare che nel corso dei mesi di Giugno e Luglio la temperatura media sul nostro Paese potrà risultare anche di 1° al di sopra della media trentennale presa in esame (1971-2001). Temperature più calde al suolo significano anche però maggiore possibilità di eventi estremi quali "bombe d'acqua" e tornado, sempre più comuni anche sull'Italia nel corso degli ultimi anni: stiamo assistendo sempre più a una tropicalizzazione del clima mediterraneo, come affermano tempo fa anche dallo stesso CNR, con periodi estivi sempre più caldi (e la previsione di 1° in più rispetto alla media trentennale deve far riflettere) e maggiore rischio di eventi meteo estremi alla prima infiltrazione umida atlantica.
Analizzando questi dati preliminari infatti, è lecito attendersi un periodo estivo estremamente dinamico, con frequenti incursioni roventi africane, stante anche una linea dell'ITCZ (zona di convergenza intertropicale) piuttosto avanzata verso il nostro Paese e propensa a inviare aria calda direttamente dal deserto del Sahara, alternate a piogge e temporali particolarmente forti.