Meteo: dopo questa Siccità il Prezzo da pagare sarà ancora più alto, vediamo perché


Meteo: dopo questa Siccità il Prezzo da pagare sarà ancora più alto, vediamo perché

Siccità: il prezzo più alto dobbiamo ancora pagarlo

Siccità: il prezzo più alto dobbiamo ancora pagarlo
Dopo una siccità che dura ormai da quasi due anni con assenza di piogge e nevicate durante l'Inverno, adesso, come se non bastasse, il prezzo da pagare potrebbe essere ancora più alto, con conseguenze già nei prossimi mesi.

PREVISIONI A LUNGO TERMINE - Prima una doverosa premessa. Le tendenze sul lungo periodo servono a fornire un'idea generale e sommaria di precipitazioni e temperature su vasta scala e non vanno dunque intese come le classiche previsioni del tempo, utili per pianificare eventi della propria vita quotidiana.
Non solo. Nonostante grazie al progresso scientifico le tendenze stagionali siano oggi diventate un valido strumento di prognosi scientifica, con decisivi contributi nella valutazione climatica a più lunga scadenza, è palese come ci siano ancora delle notevoli difficoltà nella loro elaborazione.

COSA DICE LA STATISTICA - Può venirci in aiuto tuttavia la statistica. Se diamo uno sguardo a quella climatica del nostro Paese ci rendiamo conto che spesso a periodi siccitosi più o meno lunghi sono seguiti fasi ben più piovose, come se la natura mettesse mano per riequilibrare il tutto: una sorta di "compensazione climatica" . Negli ultimi anni però sono aumentate le condizioni siccitose in Europa meridionale, Italia compresa, come conseguenza dei cambiamenti climatici in corso.
Certo è che non è dato sapere esattamente quanto ciò accade, ovvero la compensazione avviene quasi sempre, ma non si sa con precisione quando e in che modalità.
Detto questo, è molto probabile che già questa Primavera, ma anche l'Estate e l'Autunno possano risultare pluviometricamente sopra la media.

COSA POTREBBE ACCADERE REALMENTE - Arriverà anche questa volta la compensazione climatica a darci una mano?
Qualcosa potrebbe muoversi già nei prossimi mesi di Aprile e Maggio. La causa di questo eventuale "sblocco" va ricercata nei possenti scambi meridiani che potrebbero avvenire nelle prime settimane del mese: si tratta in pratica di brusche e rapide variazioni del tempo causate da correnti fredde in discesa dal comparto più settentrionale del continente. In particolare, l'ingresso di spifferi freddi e instabili in quota potrebbe agire da innesco per lo scoppio, anche improvviso, di forti temporali, spesso accompagnati da grandine, in particolare durante le ore pomeridiane. La mappa qui sotto del centro europeo conferma questa proiezione mettendo in luce un surplus di precipitazioni (area colorata in verde) per i prossimi mesi.Anomalia precipitazioni per i prossimi mesi

Anomalia precipitazioni per i prossimi mesi
Questa tendenza potrebbe proseguire anche nella prossima Estate, dove non escludiamo la possibilità di avere lunghe fasi stabili interrotte bruscamente da eventi meteo estremi che colpirebbero in maniera localizzata e difficilmente prevedibile a così lunga distanza.
Non sarebbe la prima volta che ci troviamo a che fare con un'Estate temporalesca e magari più fresca della media (seppur ciò andrebbe in controtendenza rispetto al trend volto al riscaldamento globale).

Tuttavia andrà prestata la massima attenzione soprattutto al prossimo Autunno quando rischiamo di pagare il prezzo verosimilmente più alto, con un maggiore contributo di pioggia a compensazione di un lunghissimo periodo secco. Il caldo intenso, oltre a provocare disagio fisico per le persone, influenza anche la temperatura dei mari, con valori che sempre più spesso oltrepassano le medie di riferimento. Questo è il punto fondamentale: con il caldo aumenta anche l'energia potenziale in gioco e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati creando un mix micidiale per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, alte anche fino a 10/15 km. Le pericolose alluvioni lampo, come anche la cronaca recente ci insegna, ricorderete l'alluvione delle Marche dove caddero fino a 700 mm di acqua in poche ore (l'equivalente delle piogge che solitamente cadono in 5 mesi!) colpiscono spesso aree ristrette, ecco perché diventa fondamentale la previsione meteo nel brevissimo periodo (nowcasting) in modo da allertare nel tempo più rapido possibile le zone potenzialmente coinvolte.