Per quanto riguarda gli equinozi, invece, essi segnano l'inizio di primavera e autunno e sono i momenti dell’anno che indicano che la durata del giorno e della notte sono uguali e in tutti i punti del pianeta vi sono 12 ore di luce e 12 di buio. La parola deriva dal latino "equi-noctis", ossia notte uguale (al giorno). In questi giorni così particolari, il sole sorgerà quasi perfettamente a est e tramonterà quasi perfettamente a ovest. Tale passaggio veniva festeggiato anche dalle antiche popolazioni con leggende che si perdono nei riti pagani, come quello di Mabon, una celebrazione di ringraziamento per i frutti della terra e la necessità di dividerli con gli altri per assicurarsi la benedizione del Dio e della Dea durante i mesi invernali.
Proprio in concomitanza di questo importante cambio di stagione sembra delinearsi una prima, e forse decisiva svolta, che metterà la parola fine a questo periodo di caldo anomalo che dura ormai da alcune settimane. Secondo gli aggiornamenti dei principali modelli meteo derivanti dal centro di calcolo europeo ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) nella prima parte della giornata avremo una prevalenza di sole su buona parte dei settori, ma col passare delle ore ci aspettiamo rovesci e temporali sulle zone interne tra Romagna, Marche e Abruzzo in locale sconfinamento fin sulle coste.
Causa di tutto ciò è l’ingresso impetuoso della Bora, un vento decisamente più fresco che farà calare le temperature in particolare sulle regioni del Nord con valori massimi che si aggireranno intorno ai 23 24 (o anche inferiori) gradi nelle principali città.
Questo sarà un primo assaggio del nuovo cambio di rotta: infatti, per la prossima settimana le ultime elaborazioni modellistiche vedono un ingresso più incisivo di correnti artiche, con precipitazioni anche intense in particolare sulle regioni del Centro Sud, ma soprattutto con un generale calo delle temperature.