L'anticiclone delle Azzorre inizierà ad impennarsi verso le alte latitudini, raggiungendo la Scandinavia ed il Circolo Polare Artico e favorendo così la perfetta configurazione meteo per l'ingresso di un nucleo di aria gelida dalla Siberia verso il cuore del Vecchio Continente.
Il gelo siberiano che prenderà vita dal Mar di Barents dilagherà giorno dopo giorno verso la Russia portando con sé tempeste di neve e gelo eccezionale a ridosso dell'Europa orientale. In termini tecnici si tratterà di aria di matrice artica proveniente direttamente dal Mare Glaciale Artico ma, persistendo per alcuni giorni in terra sovietica, assumerà tutte le caratteristiche 'pellicolari' del tipico gelo russo.
Quest'aria viene definita appunto 'pellicolare' e si caratterizza prevalentemente per la sua azione gelida, sia in quota, sia al suolo, anche in assenza di precipitazioni. Caratteristiche peculiare del temutissimo "Burian". Diverso invece il caso delle cosiddette ondate di aria artica o polare, durante le quali il freddo è presente solamente in quota e si riversa al suolo solo in concomitanza delle precipitazioni.
Questo catino di aria gelida, dunque, dopo aver concluso questa trasformazione da aria artica ad aria continentale, inizierà verosimilmente a riversarsi verso Ovest, travolgendo l'Europa orientale, i Balcani e poi anche l'Italia, appunto dal 6/7 Febbraio.
Potrebbe aprirsi così un lungo periodo molto freddo e crudamente invernale, forse persino fino a metà mese, con temperature ampiamente sotto media e con rischio anche di nevicate fino in pianura.
Ma la porta sovietica rischierà di rimanere aperta anche successivamente, con un secondo impulso ancor più gelido, intorno al 12/13 Febbraio (da confermare nei prossimi giorni), che rischia di rappresentare una delle ondate più fredde e più significative degli ultimi decenni. Se la previsione sarà confermata, l'Italia rischia di rivivere giornate epocali, come nei migliori inverni degli anni 70/80. Ovviamente sarà opportuno seguire tutti i prossimi aggiornamenti da parte dei modelli, in quanto tutte le retrogressione di aria fredda provenienti da est, risultano molto complesse da valutare e possono cambiare facilmente direzione anche a poche ore dall'evento.