Come in un ospedale, la Terra e i suoi abitanti possono osservare qui la propria cartella clinica degli ultimi 40 anni e, dopo essersi preoccupati, pensare alle cure. O fingere di niente. Cure che dipendono ora da chi deve prendere decisioni politiche ed economiche. In sintonia con i precedenti rapporti emanati anche dagli organismi collegati alle Nazioni Unite (IPCC, Intergonvernamental Panel on Climate Change-Pannello Integovernativo sul Cambiamento Climatico), i ricercatori forniscono sei, drastiche ed urgenti misure che, se seguite, possono se non altro allontanare la crisi. Vediamo quali sono:
1. La prima riguarda il settore energetico. Bisogna sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili a basse emissioni, lasciare sotto terra le rimanenti scorte di gas e petrolio, eliminare i sussidi alle compagnie petrolifere, e imporre tasse sul carbonio sufficientemente elevate per scoraggiare l'impiego degli idrocarburi.
2. La seconda comporta la riduzione di emissioni di metano, polveri sottili, idro-fluoro-carburi e altri inquinanti climatici.
3. La terza riguarda l'ambiente. Secondo gli esperti si deve ripristinare e proteggere gli ecosistemi come foreste, praterie, torbiere, zone umide e mangrovie per consentire a questi di sequestrare l'anidride carbonica atmosferica.
4. Tocca poi al cibo, la quarta raccomandazione. Come nel recente rapporto IPCC, il nostro modo di mangiare sta erodendo le riserve del Pianeta. È necessario passare a una dieta più bilanciata e a base di vegetali (riducendo soprattutto le carni rosse).
5. La quinta tocca l'economia. È arrivato il momento di convertirsi a una economia indipendente dagli idrocarburi per riavvicinare l'umanità alla biosfera e allontanarla dall'obiettivo, ormai superato, incentrato sulla crescita del prodotto interno lordo.
6. Infine - sesta raccomandazione - c'è la crescita della popolazione, che continua. Bisogna invertire la rotta perché la popolazione umana aumenta ancora di oltre 200.000 persone al giorno.