Che rischi e conseguenze potrebbero essere per l'Italia?
Al di là che un mare caldo favorisce una maggior balneazione, a livello meteorologico la cosa si fa più seria.
Un recente studio del CNR ha dimostrato che basterebbe soltanto un grado in più della media per scatenare fenomeni estremi sull'Italia, come il tornado che ha colpito il tarantino nel 2012, o le trombe d'aria avvenute nella prima settimana del mese di Luglio al Nord. Qui però non stiamo parlando di un grado di aumento, ma di cinque gradi!
Il Mediterraneo ha una forte sensibilità ad eventi estremi come le trombe marine che se avessero l'energia necessaria raggiungerebbero con facilità anche la terraferma trasformandosi in tornado.
Un mare più caldo inoltre è in grado di alimentare e rafforzare i fronti perturbati di origine atlantica o nordafricana, fornendo una maggior quantità di calore utile per la formazione di super-celle temporalesche, spesso generatrici di tornado.
Già in questa estate 2018 abbiamo assistito ed assisteremo a fenomeni estremi con eccezionali grandinate e anche vortici d'aria e di mare; questi eventi potrebbero diventare più frequenti nella prossima stagione autunnale con l'arrivo delle perturbazioni atlantiche più organizzate, che potrebbero così manifestarsi con piogge abbondanti e precipitazioni spesso sotto forma di nubifragio.
Un mare più caldo sarà più bello per farsi il bagno, ma non certo per lo sviluppo di un tornado!