Questo genere di anomalia è un fatto del tutto naturale legato a cause sia atmosferiche (Alte Pressioni, forza degli Alisei etc) che di correnti oceaniche. Storicamente ha una ricorrenza periodica di circa 3/5 anni anche se nell’ultimo periodo si registra una frequenza maggiore con effetti sempre più incisivi e catastrofici. Tra le cause, secondo gli ultimi studi nel campo della climatologia (IPPC), gioca un ruolo fondamentale l’aumento delle temperature legate al riscaldamento climatico in atto.
Stiamo parlando di un fenomeno che riguarda una superficie vastissima, praticamente tutto l'intero Oceano Pacifico, che può avere delle conseguenze anche pesanti sul clima terrestre. Basti pensare all'ultimo episodio intenso de El Niño, quello del 2015-16, con le acque oceaniche che superavano anche di +3°C la norma. Questa enorme quantità di calore è stata poi ceduta all'atmosfera, con un aumento della temperatura terrestre ed anomalie climatiche quasi in ogni parte del Mondo. Ricorderete i valori caldissimi dell’estate 2015, passata allo storia poi come la terza più calda in Italia da quando si registrano le temperature.
Secondo le ultimissime proiezioni, le acqua superficiali dell’Oceano Pacifico si scalderanno progressivamente nei prossimi mesi. La mappa qui sotto mette ben in evidenza la zona (rettangolo nero) tenuta sotto osservazione per comprendere queste dinamiche: emerge un'anomalia nei valori termici fino a +3°C (colore rosso).