Ci preme innanzitutto sottolineare che, come da noi spiegato in più occasioni, poiché la nostra lingua deriva dal greco e poi dal latino (e non dal russo), e poiché in greco antico troviamo la parola Boreas da cui per trasformazione della o in u e della e in i, il passaggio in Buria(n) o Buriana è immediato, tant’è che in molti dialetti italiani persiste la parola Buriana per indicare appunto il Burian.
Il Burian è un gelido vento che durante la stagione invernale soffia sulle sterminate lande siberiane e le steppe kazake verso gli Urali o le pianure sarmatiche della Russia europea. Talvolta le raffiche di vento possono raggiungere i 100 km/h ed è accompagnato da tormente di che portano drastiche riduzioni di visibilità aumentando di molto la sensibilità al freddo. Questo particolare evento rimane generalmente confinato alla Russia o al più all'Europa Orientale ma, in alcuni casi può far la sua comparsa anche in Italia. Ricordiamo ad esempio quelli del 1996, 2006, 2012 e in ultimo quello dello scorso febbraio/marzo 2018.
Di seguito riportiamo le caratteristiche principali del Burian.
VENTO GELIDO - La caratteristica principale è quella di essere una corrente d'aria gelida in quanto proviene da una zona ove è presente del "freddo pellicolare" ossia, uno strato d'aria freddissimo e pesante vicino al suolo e non più alto di 1000/2000 metri.
BUFERE DI NEVE - Quando fa il suo ingresso le precipitazioni portate dalle nubi si possono trasformare in autentiche bufere di neve.
TEMPERATURE - In presenza di Burian, viste le sue caratteristiche, le temperature possono scendere anche di 10° in pochissimo tempo.
Entro fine gennaio qualcosa potrebbe succedere e il famigerato farsi vivo. Non resta che attendere.