LONG COVID: la verità sui DANNI all'ORGANISMO che possono insorgere anche MESI DOPO la GUARIGIONE dal CORONAVIRUS


LONG COVID: la verità sui DANNI all'ORGANISMO che possono insorgere anche MESI DOPO la GUARIGIONE dal CORONAVIRUS

LONG COVID: sintomi da CORONAVIRUS anche dopo essere guariti da molto tempo
LONG COVID: sintomi da CORONAVIRUS anche dopo essere guariti da molto tempo
Molti contagiati dal COVID anche dopo essere guariti presentano ancora strascichi e postumi soprattutto a livello polmonare e respiratorio e questi spesso si protraggono anche per alcuni mesi. Tale fase della malattia è stata definita dagli esperti LONG COVID e non deve essere sottovalutata.
Perché? Facciamo maggiore chiarezza.

Esattamente il 1° luglio, come riportato anche dal quotidiano Corriere, questa forma di malattia è stata riconosciuta ufficialmente dall’Istituto superiore di sanità ed è stata introdotta anche la gratuità da parte del servizio sanitario per gli esami specifici ai pazienti.
Secondo uno studio inglese, a soffrire questa patologia è il 10% dei guariti dal COVID, che in Italia vale a dire circa 400 mila persone. Il medico chirurgo, nonché geriatra e coordinatore dell’Iss, Graziano Onder, da molti mesi sta analizzando a fondo l’insorgere di questi sintomi e ha affermato: "Le stime del numero di persone che soffrono il long covid sono provvisorie. Dipende dal fatto che non ci sono criteri diagnostici definiti. Molto è legato al tipo di infezione. I più esposti al rischio sono certamente gli ex malati passati attraverso forme gravi, anziani, persone con altre patologie, le donne. Non sono esclusi del tutto coloro che hanno avuto sintomi lievi sebbene le probabilità siano minori".

Dunque, i danni all’organismo dopo essere stati infettati permangono per alcuni mesi e, se non curati, possono addirittura protrarsi a vita. Per questo motivo sono stati delineati dei percorsi di guarigione per far fronte a questo problema.
Quali sono?
Trattandosi di una malattia cronica e quindi con sintomi che molto spesso si traducono in problemi vascolari, cardiaci, respiratori, renali, ma anche in stato di ansia, depressione e senso continuo di affaticamento, i trattamenti per le persone che ne soffrono devono seguire comunque una rete di follow up (continuo controllo con il passare degli anni). Intraprendere questo percorso di guarigione è molto importante e in più, oltre alla fortuna di avere come punto di riferimento il proprio medico di famiglia, sono stati individuati dei centri specializzati per far fronte a questo problema. I primi già sono presenti in Emilia Romagna, Abruzzo, Toscana e Liguria e si spera che presto possano nascere anche nelle restanti regioni.

Insomma, è essenziale non sottovalutare questa sindrome perché, se non curata, potrebbe compromettere anche il semplice ritorno alla vita quotidiana, con difficoltà pure a svolgere la propria attività lavorativa.