Sono soprattutto le minime ad essere ancora invernali sul nostro Paese, dove sono ancora diffuse le gelate notturne. Il picco del freddo è previsto tra giovedì e venerdì, poi verso il weekend avremo un lieve aumento al Nord, con la colonnina di mercurio che non oltrepasserà comunque i 13 gradi; al Centro-Sud invece la tendenza sarà per una ulteriore diminuzione dei valori, con massime non oltre i 14 gradi.
Il weekend delle Palme sarà funestato dal maltempo, a causa di un vortice ciclonico che interesserà le regioni meridionali e il medio Adriatico: sono attese forti precipitazioni con rischio anche di nubifragi; nevicate inoltre abbondanti a partire dai 1000 metri di quota. Al Nord andrà meglio con tempo più asciutto e soleggiato.
Ma torniamo alle temperature. Con l'inizio della prossima settimana esse torneranno ad aumentare lievemente un po' ovunque con valori che saranno più in linea con la stagione appena iniziata: anzi, si prevede una Pasqua con fiammate africane che faranno addirittura sfiorare i 30 gradi al Sud. Sarà un ritorno definitivo del caldo? Dalle prime analisi dei modelli pare proprio di no, dopo le festività pasquali e almeno fino a metà Aprile, si prospetta infatti il ritorno di un freddo anomalo, con piogge e nevicate prossime alla pianura.
Le nevicate tardive non sono certo una novità, e lo abbiamo ben capito in questi giorni quando un afflusso di aria gelida da latitudini artiche ha fatto irruzione nel Mediterraneo prima dalla Porta della Bora e poi anche dalla Valle del Rodano innescando altresì un vortice ciclonico, peraltro ancora attivo, con nevicate a quote basse anche sulle nostre regioni meridionali. Ma il gelo e le nevicate di primavera, chiamate anche tardive, non sono poi così rare. Ripercorriamo a titolo di esempio alcuni casi particolarmente significativi: i maggiori eventi si sono verificati in genere nella prima metà del mese di Aprile (citiamo i casi più significativi del 7-9 Aprile 2003, 14-15 aprile 2001, 15 aprile 1995), ma uno degli episodi neve più eccezionale, rimasto sicuramente nella mente di chi l'ha vissuto, riguarda il "blizzard"del 17 e 18 aprile 1991, con la neve che arrivò fino a 20 centimetri di a Bologna. La neve primaverile è associata spesso a rovesci che possono pertanto accumulare svariati cm in poche ore.