Per qualcuno si tratterebbe di un’eredità genetica, poiché fin dall’antichità questi animali non hanno mai dovuto ambientarsi in ecosistemi ricchi di acqua, quindi, semplicemente, fuggono da un elemento poco conosciuto.
Ma c'è un 'altra tesi molto accreditata che viene proposta da Kelley Bollen, esperta statunitense di comportamento animale, secondo cui il mantello dei gatti, quando si bagna, asciuga molto lentamente e tale sensazione di umido procura all’animale un forte disagio. Del resto anche noi umani proveremmo una sgradevole sensazione nel sentirci bagnati.
Secondo Bollen invece, che dirige in Massachusetts un centro di training comportamentale per animali da compagnia, bisogna poi considerare che i gatti trascorrono molto tempo a lavare il proprio mantello, rilasciando su di esso odori che servono anche a comunicare con altri felini e a marcare il proprio territorio; per questo, qualsiasi liquido che scorra sul loro pelo, levando gli odori da loro pazientemente rilasciati, non rappresenta una sensazione piacevole.
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