Le ultime novità, come riporta anche l'agenzia di stampa Adnkronos, riguardano un aumento in busta paga dagli 80 ai 100 euro mensili fino al mese di dicembre grazie al taglio del cuneo fiscale. Lo sgravio contributivo, infatti, sarà tutto a beneficio dei lavoratori e passa dal 3% al 7% per i redditi fino a 25mila euro, mentre viene incrementato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35mila euro. L'intento non è quello di far cessare il tutto a fine anno, ma di prevedere un'estensione temporale. Guadagnare 2.692 euro lordi al mese (limite massimo entro cui vale il taglio del cuneo) sarà più conveniente che guadagnare 2.846 euro al mese.
Ad anticipare questa notizia è stato Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e Finanza, che ha spiegato come la mossa sia necessaria per rafforzare il potere d'acquisto delle famiglie alla luce dell'inflazione che ha raggiunto livelli alti. "Evidentemente, c'è anche un'esigenza, per così dire, strutturale, visto l'elevato livello del prelievo fiscal-contributivo sui lavoratori", ha affermato Leo. Secondo cui non si può pensare "di togliere il prossimo anno quel che si è deciso di dare ora".
In correlazione al taglio del cuneo fiscale, un altro punto importante riguarda l'ipotesi della tredicesima con meno tasse che potrebbe scattare, però, solo dai 2024 quando comincerà ad essere attuata la delega. Per il viceministro, la tredicesima può "essere assimilata a un reddito aggiuntivo" e quindi trattata con l'aliquota agevolata del 15%.