Cronaca METEO: 60.000 FULMINI in una SUPERCELLA AUTORIGENERANTE nel SUD della FRANCIA. A rischio ora anche l'ITALIA


Cronaca METEO: 60.000 FULMINI in una SUPERCELLA AUTORIGENERANTE nel SUD della FRANCIA. A rischio ora anche l'ITALIA

Alluvione in Francia

Alluvione in Francia
Quello che vi andiamo dicendo ormai da qualche mese, purtroppo, si sta verificando. Dopo un'estate che magari non sarà stata la più calda, che non avrà fatto segnare chissà quale primato, ma che sicuramente è stata tra le più lunghe di sempre (con un numero piuttosto elevato di fiammate), ecco che settembre conferma quanto avevamo previsto: i rischio di eventi meteo estremi.
Insomma, da mesi infatti lanciavamo l'allarme per settembre e per i mesi autunnali e puntuali ecco arrivare i primi problemi.
Un esempio concreto è quello che è accaduto in Francia dove, nella giornata di martedì 14 settembre, una pesante ondata di maltempo ha colpito le zone a Sud del Paese: nel concreto, si è formata una "supercella autorigenerante" che ha provocato un'improvvisa alluvione lampo.
Il tutto si è verificato poco ad Ovest di Marsiglia, dove un immenso sistema temporalesco ha scaricato al suolo oltre 150 l/mq di pioggia in sole due ore (per intenderci, quello che solitamente ci si aspetta in due mesi), creando non pochi disagi e allagamenti in molte città. In termine tecnico viene definito "temporale autorigenerante" la cui caratteristica principale è quella di rimanere semi-stazionario sempre sulle stessa zona traendo la propria energia dal vicino mare ancora molto caldo. Da segnalare anche il numero impressionante di fulmini: in cinque ore ne sono caduti ben 60.000.

Ma perché è accaduto? E perché lungo un'area costiera e non sui monti? Rispetto alla stagione estiva, quando questi temporali si innescano nelle zone interne e sui rilievi in quanto sono quelli che si riscaldano più velocemente, a fine stagione e con l'inizio dell'autunno, a causa dell'ingresso di fronti freddi in discesa dal Nord Europa/atlantico sul mare (perché è il mare ad essere più caldo in questo periodo dell'anno) si formano delle profonde depressioni che danno origine a queste celle temporalesche. La catena montuosa posta a settentrione della costa, nella fattispecie, ha di fatto bloccato la perturbazione che di conseguenza si è riversata sempre sulle stesse zone.

Purtroppo stiamo assistendo ad un aumento statistico di questi fenomeni e non si tratta di eventi isolati come la cronaca recente ci insegna (alluvione in Calabria giusto pochi giorni fa o il tornado a Pantelleria). Nei prossimi giorni a rischio sarà di nuovo anche l'Italia: in particolare la Liguria di Levante e l'alta Toscana, in quanto la configurazione che si verrà a creare è una delle più pericolose: bassa pressione in ingresso da Nord Ovest, richiamo di correnti molto umide e calde di Libeccio e blocco morfologico ad Est. Vedremo se nei prossimi aggiornamenti meteo verrà confermato questo rischio potenziale, di certo meglio essere preparati e consapevoli che questi eventi di maltempo possono accadere anche nel nostro Paese.


Imponente cella temporalesca nel Sud della Francia
Imponente cella temporalesca nel Sud della Francia
Allagata l'autostrada a9 vicino a Nimes
Allagata l'autostrada a9 vicino a Nimes
La supercella vista dal satellite
La supercella vista dal satellite