Come si può superare questa paura? L'agenzia ANSA, nella sua edizione "salute e benessere", mostra alcune delle possibili soluzioni, ovvero parlare con chi lo somministra, distrarsi, chiedere se è possibile l'accesso di un'altra persona (la cui presenza potrebbe rassicurare il paziente), focalizzarsi sui benefici dell'immunizzazione oppure, se necessario, cercare un aiuto professionale.
È utile sottolineare che la vaccinazione dura soltanto pochi secondi e una mano esperta, come quella di un medico o di un infermiere professionista, non provoca praticamente alcun dolore.
Un altro suggerimento è quello di rimanere idratati e consumare un pasto prima dell'appuntamento, facendo in modo di non sentirsi storditi o subire giramenti di testa. Chi lo somministra potrebbe chiedere di contrarre i muscoli per 20-30 secondi, soprattutto se si è stati soggetti a svenimenti in passato (con altre vaccinazioni), per aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna.
È, infine, caldamente consigliato mantenere rilassato il braccio, al fine di sentire meno pizzicore: non bisogna aver paura nemmeno di eventuali effetti collaterali, poiché questi ultimi sono estremamente poco probabili e, nonostante sia comune avere un poco di spossatezza o qualche linea di febbre, è fondamentale ricordare che esser vaccinati comporta dei rischi enormemente più bassi rispetto a contrarre il coronavirus, in particolare nelle sue forme più severe.