Vediamo dunque quali saranno le principali novità:
Distanziamento e mascherina: laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico resterà fondamentale l’uso della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico o di comunità, per tutti gli studenti sopra i 6 anni di età.
La pulizia: andrà mantenuto il rispetto delle ordinarie misure di areazione dei locali e della pulizia quotidiana. Nel caso di positività a scuola, la sanificazione andrà effettuata se non sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura, ma non sarà necessario farla effettuare da una ditta esterna, sarà sufficiente il personale della scuola.
I test all'ingresso: non appare necessario, secondo quanto evidenziato dal Cts effettuare test diagnostici o screening preliminari all’accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono invece confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi a scuola da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti.
Le mense: le raccomandazioni riguardano l’uso della mascherina da parte degli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso.
Le palestre: nelle zone bianche, le attività di squadra saranno possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali, e mantenuta la distanza di due metri tra gli studenti e l’areazione dei locali. In zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale.
Per quanto riguarda i trasporti prosegue il lavoro dei tavoli prefettizi di coordinamento ed è costante il raccordo con il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile. Sempre nel decreto sostegni bis, sono previsti 450 milioni per potenziare i servizi aggiuntivi di trasporto scolastico.
E la DAD? Non viene citata, ma il piano prevede che occorra continuare ad organizzare attività di formazione per il personale docente e Ata, così da consolidare le competenze nell’utilizzo delle nuove tecnologie acquisite nei due precedenti anni scolastici. L’obiettivo è quello che il "digitale" possa divenire strumento di rinforzo della didattica "in presenza" e, più in generale, delle competenze professionali di tutto il personale.
Per quanto riguarda, infine, i vaccini, con tutta probabilità si andrà verso l'obbligo per il personale docente e collaboratori.