ll Consiglio dei Ministri ha varato il decreto che
proroga fino al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza per il COVID in Italia.
Cosa cambia? Per
lo smart working, la proroga consente ai dipendenti pubblici e a quelli
privati di ricorrere al lavoro da remoto, derogando ad accordi sindacali
o individuali con l’azienda. La proroga prevede i congedi
parentali per i lavoratori dipendenti genitori di figlio convivente
minore di 14 anni, la cui attività didattica o educativa in presenza sia
sospesa o se il figlio stesso risulti positivo al coronavirus o in
quarantena.
Restano in vigore le norme, come si può vedere anche nel VIDEO qui sopra, relative all'impiego del Green
Pass e del Super Green Pass, che deve essere utilizzato anche in
zona bianca per lo svolgimento delle attività che altrimenti sarebbero
oggetto di restrizioni in zona gialla.
Inoltre, con il nuovo decreto, sussiste la possibilità di continuare ad effettuare i tamponi a prezzi calmierati, per tutto il 2022. Con lo stato d'emergenza prorogato slitta al 31 marzo anche la possibilità di limitare gli spostamenti delle persone, su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso fino al lockdown e alla quarantena ai soggetti che hanno avuto contatti a rischio.
Rimane inoltre in funzione, come confermato dal quotidiano Corriere della Sera, la cabina di regia alla quale partecipano i vari governatori delle regioni e anche gli organismi creati per far fronte alla pandemia, ovvero, il Commissario straordinario e il Comitato Tecnico Scientifico. Nei tre mesi di proroga dello stato di emergenza COVID il commissario straordinario e il capo della Protezione civile adotteranno ordinanze per programmare la prosecuzione delle attività per il contrasto e il contenimento della pandemia. Ai governatori resteranno maggiori poteri di firmare ordinanze più restrittive per il contenimento dei contagi, rispetto alle disposizioni del governo.