Il bollettino settimanale del ministero della Salute ci indica che nella settimana che va dal 25 al 31 luglio i nuovi contagi sono stati 17.008 e l’indice di positività è salito di 3,1 punti percentuali, dal 13,8% al 16,9%.
Come riporta Il Messaggero, le regioni con il maggior numero di infezione sono ben tre: Campania, Lombardia e Lazio. La prima riporta l’incidenza più elevata: 55 casi per 100mila abitanti. Il monitoraggio, inoltre, ci indica che i più colpiti sono gli 80-89enni e gli ultra 90enni. Anche i tassi di ospedalizzazione e mortalità sono più elevati nei grandi anziani. Nelle fasce d'età 80-89 anni e over 90 il tasso di ospedalizzazione è rispettivamente pari a 68 e 118 per milione di abitanti (era di 47 e 86 per milione la scorsa settimana), mentre il tasso di ricovero in terapia intensiva è di 1 per milione (stabile) in entrambe le fasce. Il tasso di mortalità è pari a 4 per milione (stabile) fra gli 80-89enni e a 8 per milione (in calo) tra gli over 90.
Tutta colpa della variante emergente in Italia, ovvero la KP.3.1.1, figlia della KP.3 a sua volta discendente di JN.1. "Dati preliminari relativi al mese di luglio 2024 (al 29 luglio) – si legge nel monitoraggio di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità – evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di JN.1 attenzionate a livello internazionale. Tra questi, in crescita la proporzione di sequenziamenti attribuibili al lignaggio KP.3.1.1 (a luglio 31,5%), oggetto di monitoraggio internazionale (Vum), caratterizzato dalla delezione del residuo di serina in posizione 31 della proteina Spike".