COVID: ALLARME MOVIDA, il SINDACO di JESOLO minaccia di CHIUDERE le PIAZZE e il LUNGOMARE. La SITUAZIONE


COVID: ALLARME MOVIDA, il SINDACO di JESOLO minaccia di CHIUDERE le PIAZZE e il LUNGOMARE. La SITUAZIONE

Il SINDACO di Jesolo lancia l'ALLARME e minaccia di CHIUDERE piazze e lungomare

Il SINDACO di Jesolo lancia l'ALLARME e minaccia di CHIUDERE piazze e lungomare
Il sindaco di Jesolo è pronto a chiudere le piazze e pure il lungomare se la situazione assembramenti dovesse continuare ancora, come già visto e rivisto nei giorni passati. Ragazzi ammassati, senza mascherina che si ubriacano, si picchiano, rompono bottiglie, lanciano sedie e tavolini. Insomma, una movida ingombrante e pericolosa.

"Questa è una guerra e io sono spaventato. Per questo chiedo aiuto, il ministero non può lasciarci soli". Tuona così il sindaco Valerio Zoggia. La riapertura dei locali e la ripresa della vita sociale hanno ripopolato la località turistica veneta con numeri monstre. "Intanto ho firmato un'ordinanza che vieta la vendita e il consumo di alcol dalle 16 alle 6, sia per strada che in spiaggia. Si può bere ai tavolini dei locali, tutto il resto è vietato. Ma sto seriamente pensando di chiudere anche piazza Mazzini, o tratti di lungomare".

Zoggia ha dichiarato al quotidiano Repubblica: "Una volta in piazza Mazzini si andava per trovarsi la morosa, ora ci vanno per fare a botte. Vanno in spiaggia a bere, al mattino troviamo migliaia di bottiglie di whisky e rum. Abbiamo avuto problemi anche in passato ma quest'anno si sono accentuati. Le ubriacature ci sono sempre state, ora però sono una moda. E si tratta di giovanissimi, minorenni". Jesolo ha 26 mila abitanti, ma nel fine settimana diventa una città da 500 mila persone. Come posso fare fronte a questa emergenza con 50 vigili? Servono rinforzi, spero che a causa del G20 in programma a Venezia non si ignorino realtà come questa. Vedo una situazione incontrollata, una discoteca a cielo aperto, in cui può succedere qualsiasi cosa da un momento all'altro. Inoltre c'è un altro aspetto". Quale? "La responsabilità penale in capo al sindaco, cioè io. Chiedo ufficialmente rinforzi. Il turismo è ripartito ma bisogna governarlo e da solo non ce la faccio", ha concluso il sindaco.