COVID: a MILANO scoppia un FOCOLAIO nella PALESTRA degli STUDENTI. Gli AGGIORNAMENTI


COVID: a MILANO scoppia un FOCOLAIO nella PALESTRA degli STUDENTI. Gli AGGIORNAMENTI

Focolaio in una palestra di studenti a Milano
Focolaio in una palestra di studenti a Milano
Ed ecco che torna la paura. Sì, perché esattamente qualche giorno fa è scoppiato un focolaio a Milano in una palestra frequentata da molti studenti.

Si tratta della Virgin, situata precisamente in via Amedeo, che ha visto emergere una decina di casi di infezione da covid-19. Fortunatamente, grazie all’attività di contact tracing dell’Ats Milano, si è riusciti ad individuare che tali casi derivano da alcuni corsi di ginnastica organizzati dalla stessa struttura. Ma c’è di più. Tra le dieci persone risultate positive, di una si ha la certezza che ha contratto la variante indiana, mentre per gli altri sono in corso ancora gli accertamenti.

E’ importante precisare che la palestra è aperta dal 24 maggio, come da programma delle ripartenze attuate a livello nazionale. Proprio per questo motivo, grazie alle costanti segnalazioni di entrate e uscite dalla struttura, si è riusciti a contattare tutte le persone che sono entrate in contatto con i positivi (circa 150), ed ora si sta procedendo con tamponi a tappeto, anche più di uno a distanza di pochi giorni, per cercare di tenere la situazione sotto controllo.

Insomma, il timore è tanto. Ora l’Ats sta continuando le verifiche per capire se la Virgin ha seguito tutte le norme previste per la riapertura in sicurezza. Tra quelle più importanti, ne ricordiamo qualcuna: mantenere la distanza interpersonale di almeno 2 metri (specie al chiuso), misurare obbligatoriamente la temperatura corporea all’ingresso, indossare la mascherina fino al momento di inizio di una attività e igienizzare (compito dei gestori) tutti i materiali di lavoro.

Dopo la notizia è intervenuto immediatamente il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha invitato a fare attenzione e cercare di sorvegliare al massimo ogni tipo di situazione, specie in luoghi chiusi, dove la gente si avvicina involontariamente più di quanto non dovrebbe.