E' una guerra senza fine quella tra il Governo centrale (Giuseppe Conte) e il Governatore del Veneto (Luca Zaia). Dall'inizio dell'epidemia nel nostro Paese non sono mancate occasioni per scontrarsi. Mascherine, sanità, riaperture, scelte personali e regionali. Una vera e propria lotta a tre: Veneto, Roma e Virus. E proprio la regione Veneto porta avanti la volontà e la proposta di riaprire tutto. Nelle ultime ore, Luca Zaia, ha ribadito ancora una volta come per lui il lockdown è finito: "siamo pronti a riaprire tutto anche prima del 18 maggio", annuncia. E a ruota lo conferma anche Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, che indica nell'11 maggio la data per la riapertura.
"Gli incontri e le interazioni tra persone sono già ad alta intensità, quindi parrucchieri, bar e negozi non possono fare da capri espiatori. Noi siamo disponibili ad aprire tutto e subito, però ovviamente basandosi sulle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. Ne stiamo parlando con gli altri Presidenti di Regione e con il Governo. Sono dell’idea che ci siano i parametri per poter riaprire tutto, anche le spiagge. Il 18 maggio? Il prima possibile, quindi possibilmente anche prima".
E ancora, ha aggiunto che la proposta "non vuole essere provocatoria ma responsabile", riferendosi alla data dell'11 maggio. Infine Gioavanni Toti (Liguria), dello stesso avviso, seppur con toni meno perentori: "credo ce ne sia bisogno, ci sono tante attività che stanno soffrendo moltissimo e poi, e soprattutto, i cittadini italiani hanno dimostrato di comportarsi con grande responsabilità", ha spiegato il governatore.
I malumori dei governatori regionali confermano il pressing sul Governo centrale. Un punto, questo, che la Conferenza delle Regioni
ha messo nero su bianco. "Chiediamo che entro il 17 maggio venga adottato un nuovo Dpcm con il
coinvolgimento delle Regioni per consentire alle Regioni stesse di
procedere autonomamente, sulla base delle valutazioni delle strutture
tecniche e scientifiche dei rispettivi territori, a regolare le
riaperture delle attività". A sostegno della loro richiesta di far
ripartire da lunedì i settori del commercio al dettaglio, i
governatori hanno poi sottolineato come siano già stati già
sottoscritti e in corso di sottoscrizione i protocolli per
l'individuazione delle misure di sicurezza con le parti sociali a tutela
dei lavoratori e delle lavoratrici in tutti i settori economici.