Si sente poco bene ma ci passa sopra e, anzi, il giorno dopo va al lavoro dove intrattiene contatti con diverse persone e partecipa anche a una festa di compleanno. Il 28 si sente peggio e va al pronto soccorso di Noventa Vicentina dove il tampone rivela la sua positività. All'ospedale di Vicenza gli propongono il ricovero ma lui firma e rifiuta. Qualche giorno dopo viene letteralmente spinto a ricoverarsi sia dalle autorità sanitarie che del sindaco del suo paese.
Ora è in terapia intensiva, in gravi condizioni. Un comportamento che ha spinto Zaia a segnalarlo alla Procura di Vicenza per valutare eventuali profili di colpevolezza da parte della persona che, pur sapendo di essere positivo, ha diffuso il contagio nella regione. E per quanto riguarda l'aumento dell'indice di contagio in VENETO, Zaia ha detto che: "Il Veneto non ha mai ripreso l'onda dei contagi. Vedo che c'è una sorta di volontà a livello nazionale che non è tanto coerente con quanto accaduto. Il virus non è nato in Veneto".