CORONAVIRUS: SVEZIA, è RECORD di MORTI, ma c'è un COLPEVOLE! Ecco cosa ha ammesso l'EPIDEMIOLOGO


CORONAVIRUS: SVEZIA, è RECORD di MORTI, ma c'è un COLPEVOLE! Ecco cosa ha ammesso l'EPIDEMIOLOGO

SVEZIA, il RECORD di VITTIME ha un COLPEVOLE

SVEZIA, il RECORD di VITTIME ha un COLPEVOLE
La Svezia ha sbagliato e a dirlo sono i dati, drammatici, delle vittime. Il record dei decessi da COVID-19 è a dir poco raccapricciante: 43 vittime per 100 mila abitanti. Le autorità svedesi hanno annunciato, nell’ultimo bollettino di mercoledì 3 giugno, la morte di altre 65 persone a causa del coronavirus, portando la cifra provvisoria delle vittime a 4.468. Il bilancio dei contagi si aggira intorno ai 38.500.

La colpa dell’elevato tasso di mortalità prodotto dal COVID-19 è da attribuire alle leggerissime misure di restrizione (per la verità quasi nulle) adottate dal governo svedese.
Walter Ricciardi, consulente del nostro Ministro della Salute Speranza per l’emergenza Coronavirus, ha parlato del caso. "Vale per tutto il mondo", ha spiegato il membro dell’esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. "Avevamo detto che la Svezia avrebbe pagato cara la scelta di non fare il lockdown e a distanza di tempo, oggi, vediamo che il tasso di mortalità italiano nell’ultima settimana è stato della metà rispetto a quello svedese. Perché? Perché il VIRUS è lo stesso, se tu non fai il lockdown e il distanziamento fisico si diffonde: ed è quello che probabilmente sta succedendo adesso in quelle tavole imbandite che vediamo, con i ragazzi senza mascherina, con un ‘liberi tutti’ che non ha alcuna ragion d’essere dal punto di vista scientifico", ha aggiunto Ricciardi.

Intanto, l'epidemiologo che coordina la lotta al coronavirus in Svezia, Anders Tegnell, ha ammesso per la prima volta che il Paese avrebbe dovuto adottare misure più restrittive per ridurre il tasso di mortalità, ad oggi tra i maggiori del mondo in percentuale. "Se ci trovassimo ancora di fronte alla stessa malattia e con le conoscenze di cui disponiamo ora, credo che la nostra risposta sarebbe a metà strada tra quello che ha fatto la Svezia e quello che ha fatto il resto del mondo", ha dichiarato Tegnell nel corso di un'intervista telefonica.