CORONAVIRUS: serve vero LOCKDOWN, le misure prese NON BASTANO, il COVID sta DILAGANDO, parla Walter RICCIARDI


CORONAVIRUS: serve vero LOCKDOWN, le misure prese NON BASTANO, il COVID sta DILAGANDO, parla Walter RICCIARDI

Walter RICCIARDI chiede un LOCKDOWN totale per fermare l’epidemia

Walter RICCIARDI chiede un LOCKDOWN totale per fermare l’epidemia
Niente da fare. Per Walter RICCIARDI, il consulente del Ministro della Salute, anche l’ultimo decreto varato dal Premier Conte nella giornata di domenica 25 ottobre, non servirà a nulla. Certo, é un passo avanti, ma non basta. "Le misure, dice Riciardi, vanno prese in modo proporzionato alla circolazione del virus e il virus in questo momento in alcune aree del nostro Paese dilaga incontrollato". E dunque, se quanto adottato fino ad oggi in relazione alle stringenti misure del nuovo decreto, cosa bisognerà fare?

Il consulente risponde che la soluzione migliore sono i LOCKDOWN LOCALI, aggiunge: "In alcune zone l'indice di contagio è 2,5, significa che la trasmissione del virus è esponenziale e c'è bisogno di misure più aggressive. Non lo dico io, lo dice uno studio pubblicato da colleghi dell'università di Edimburgo su 'Lancet' dopo l'analisi delle esperienze di 131 Paesi in questi 7 mesi".

"Se facessimo in questo momento una serie di restrizioni su scuole, mezzi pubblici e smart working che avremmo dovuto fare due settimane fa, oggi saremo in grado, in aree come Milano, Napoli, Roma, in alcune zone del Piemonte e in Liguria di dimezzare l'Rt" che ora è a 2,5. Che significa esattamente? Semplice. Significa che una persona mediamente ne contagia 2 e mezzo e che si ha il raddoppio dei casi in due- tre giorni, cosa che è insostenibile già adesso per i servizi sanitari, figuriamoci tra una settimana. Ricciardi aggiunge, di aver consigliato queste misure al ministro Speranza e che sicuramente le abbia fortemente raccomandate ma con esito negativo, leggendo il decreto.

Insomma, é chiaro ormai che siamo al punto di non ritorno e a dirlo sono i dati, i posti letto, gli ospedali al collasso, i medici stremati dalle Alpi alla Sicilia. Per questo, il prossimo INVERNO si prospetta da incubo. "Se abbiniamo gli strumenti tecnologici che abbiamo a misure precauzionali, forse riusciremo ad adottare lockdown più mirati e non passare un inverno così drammatico, ma la situazione è questa. C'è molta frustrazione tra noi consiglieri ma dobbiamo incalzare positivamente chi prende decisioni importanti", spiega Ricciardi che poi fa una panoramica europea. "Sono momento drammatici ovunque ma come scienziati non dobbiamo lasciarsi prendere dallo sconforto ma lavorare alle soluzioni: sono sicuro che un giorno riusciremo a tornare ad abbracciarci, a frequentarci. Ci sono paesi come Francia e Spagna che sono fuori controllo, ora si può solo mitigare e per farlo ci vuole un lockdown serio e la chiusura delle scuole".

Alla luce di quanto detto da RICCIARDI, sarà la volta di un nuovo DPCM tra qualche giorno? Se il Governo ascolterà gli scienziati si, altrimenti si proseguirà sulla strada già intrapresa da 24 ore: un mini-LOCKDOWN nazionale.