Così, è scattato l'allarme non solo in Veneto, ma anche in altre regioni, dal momento che i 91 partecipanti al matrimonio, sia italiani che cittadini originari del Congo, sono arrivati a Cittadella da diverse zona, da Treviso, dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia, dal Piemonte, dal Lazio e perfino dalla Francia. Oltre al padre della sposa anche un altro partecipante, anche lui residente nel padovano e amico della sposa, è risultato positivo al tampone naso-faringeo.
Per tutti gli altri, invece, è scattato l'obbligo di QUARANTENA in casa per 14 giorni. Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere. All'inizio dello scorso giugno, una sposa di Vergato, in provincia di Bologna, è risultata contagiata dopo le nozze e 31 persone che avevano partecipato alla festa sono finite in isolamento fiduciario. Anche in India è scoppiato un piccolo focolaio in seguito ad un matrimonio: 111 invitati sono risultati positivi a Sars-CoV-2 e lo sposo sarebbe morto pochi giorni dopo la cerimonia con sintomi tipici dell'infezione.