CORONAVIRUS nei BAMBINI: è LETALE la SINDROME di KAWASAKI. Ecco cos'è. Parla l'Esperto dell'OSPEDALE GASLINI


CORONAVIRUS nei BAMBINI: è LETALE la SINDROME di KAWASAKI. Ecco cos'è. Parla l'Esperto dell'OSPEDALE GASLINI

E' morto il primo BAMBINO per la SINDROME di KAWASAKI

E' morto il primo BAMBINO per la SINDROME di KAWASAKI
Qualche giorno fa si è cercato, per quanto possibile, di far luce su una possibile correlazione tra il Coronavirus e lo sviluppo nei bambini di una grave malattia. Stiamo parlando della sindrome di Kawasaki, una patologia che colpisce soprattutto i bimbi sotto i cinque anni di età e che causa l'infiammazione dei vasi sanguigni. A lanciare l'allarme su questo possibile legame sono stati i medici del dipartimento di Pediatria dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, che hanno registrato un sospetto aumento del numero di casi (in un solo mese pari a quelli degli ultimi tre anni).

Purtroppo le notizie relative all' “anomalia nei piccoli soggetti” risultano essere negative. Dopo la morte di qualche giorno fa di una piccola creatura di 5 anni nello Stato di New York, ora altre due piccole anime hanno lasciato questa terra, proprio a casa di questa patologia. A darne la notizia è stato il governatore dello stato, Andrew Cuomo, con queste parole “sono saliti a 3 i piccoli deceduti a causa della malattia di Kawasaki. Le complicazioni si pensa siano causate dal Covid-19”. “Ci sono stati segnalati 73 casi di bambini che hanno presentato gravi sintomi riconducibili alla nuova sindrome e a quella di shock tossico”, ha scritto ancora il governatore. “Continuerò a informare i cittadini, sia che le notizie siano buone, sia che siano cattive”.

Alla ricerca di un'eventuale correlazione tra COVID-19 e la sindrome che sta colpendo i bambini sta lavorando anche un team di medici britannici che hanno lanciato un allarme in merito al brusco aumento di bimbi ricoverati in terapia intensiva; al momento però non viene fornito dai funzionari governativi il numero esatto dei pazienti colpiti al di sotto dei 10 anni. La patologia, riportano i media britannici, aggredisce cuore e polmoni dei piccoli pazienti e sembra provocare un'eccessiva reazione immunitaria che induce il corpo dei bambini ad attaccare i propri organi.

Nel frattempo, avvertono i pediatri italiani,"in questa FASE 2 è importante tenere presente tutte le conseguenze che questa infezione insidiosa può causare, sia nella fascia di età adulta che in quella pediatrica. Insomma, nessuno escluso.