"Non siamo affatto vicini alla meta. Inoltre guardiamoci
intorno. La Francia è in una fase molto pericolosa. Ricordiamo quanto è accaduto nei mesi scorsi. A settembre in Francia e Spagna i contagi salivano e in Italia facevamo i gradassi. A ottobre abbiamo smesso di ridere", ha aggiunto Forastiere in un'intervista al quotidiano Libero.
L'epidemiologo, inoltre, ha collaborato a uno studio dell’Associazione
italiana di epidemiologia, secondo il quale l’epidemia è stata fermata
solo nelle zone rosse e, in modo minore, in quelle arancioni. "Sono
stati valutati i dati di undici Regioni. È stato osservato
cosa succedeva nelle 4 settimane successive ai Dpcm del 24 ottobre e del
3 novembre, quello dell’attribuzione dei colori. Il declino importante dei casi si è visto nelle Regioni rosse
al nord come al centro sud. Nelle aree arancioni il calo è stato minore
e disomogeneo, mentre il giallo non ha funzionato in modo omogeneo", ha
spiegato il professore. Secondo lui, quindi, possono funzionare solo
restrizioni rigide in questa fase e che devono continuare ad esserci.