CORONAVIRUS: FALLIMENTO della FASE 2, se ACCADE è già PRONTA QUESTA NUOVA ZONA ROSSA, ecco perché


CORONAVIRUS: FALLIMENTO della FASE 2, se ACCADE è già PRONTA QUESTA NUOVA ZONA ROSSA, ecco perché

Si rischia questa nuova zona rossa dal 18 maggio

Si rischia questa nuova zona rossa dal 18 maggio
È notizia di oggi che mentre 17 regioni sono già prossime alla soglia di zero contagi, altre, come Piemonte, Lombardia, parte dell’Emilia Romagna non lo sono affatto in taluni casi i contagi stanno ricominciando. Mentre lo scontro tra alcune regioni relativo alla FASE 2 sta determinando divisioni tra la politica periferica (appunto quella regionale) e il Governo centrale con tensioni sempre più crescenti, con le Minacce di ZAIA in Veneto, con provvedimenti più o meno costituzionalmente leciti prima con la RIAPERTURA SHOCK IMMEDIATA in Calabria anche di Bar, Ristoranti, Pizzerie, Pasticcerie e Stabilimenti Balneari e poi della nuova chiusura, nel Governo prevale la prudenza Dopo che il 22 Aprile scorso il Comitato scientifico avrebbe inviato un documento Segreto al Premier Conte che recita: «Analizzando i dati sull’andamento del contagio appare evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto». Così il comitato tecnico scientifico ha letteralmente frenato il governo sulla possibilità di far ripartire numerose attività e concedere un allentamento ai divieti di spostamento per i cittadini.

ATTENZIONE: Ma di cosa parlava questo Documento Segreto? Che accadrebbe se si decidesse di aprire tutto immediatamente? La risposta degli esperti del governo è terrificante: entro la fine dell’anno ricoveri pari a 430 mila di cui 151mila in TERAPIA INTENSIVA! In sostanza collasso totale del sistema ospedaliero, migliaia e migliaia di morti. E se restassero chiuse solo le scuole? Per il comitato scientifico il picco di terapie intensive sarebbe di 109 mila pazienti e il totale a fine anno di 397 mila ricoveri.

Dati terribili, spaventosi che hanno fatto fare a Conte un passo indietro!!! Talmente preoccupanti che hanno spinto il premier e l’esecutivo a varare un decreto sulla fase 2 assai più prudente da quello precedentemente ‘ventilato‘.

Tuttavia, sull’onda di numerose proteste, Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato a sorpresa con un colpo di scena un NUOVO decreto ministeriale con cui vengono definiti i criteri relativi alle attività di monitoraggio del rischio sanitario per l'evoluzione della situazione epidemiologica. Nel Decreto si legge in sostanza che Indice di contagio, posti nelle terapie intensive, capacità di monitorare l’andamento del coronavirus saranno I criteri che le Regioni potranno «vantare» con il governo per ottenere riaperture diversificate dal 18 Maggio prossimo. Ma sempre secondo il decreto, si dice anche che il governo potrà usare i medesimi parametri per imporre chiusure e «zone rosse».

Le maggiori aperture saranno possibili per quelle Regioni che rientreranno nei parametri, come Umbria, Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Campania, Calabria, Basilicata, Sicilia e Puglia. Un allentamento minore ci sarà invece in Piemonte, Lombardia, in un pezzo di Emilia-Romagna (province di Piacenza, Rimini) e Marche (Pesaro) e la parte occidentale del Veneto (Verona): in caso di fallimento della FASE 2 proprio queste regioni potrebbero di fatto ritrovarsi in una NUOVA ZONA ROSSA.