CORONAVIRUS e INQUINAMENTO: la CATTIVA qualità dell'ARIA favorisce la PANDEMIA. Ecco l'IPOTESI di ALCUNI STUDIOSI


CORONAVIRUS e INQUINAMENTO: la CATTIVA qualità dell'ARIA favorisce la PANDEMIA. Ecco l'IPOTESI di ALCUNI STUDIOSI

Studiosi e scienziati continuano incessantemente a condurre studi in grado di poter determinare correlazioni tra la diffusione del virus e le zone maggiormente coinvolte in termini di qualità dell'aria. La strada che si sta percorrendo da giorni è quella che l'espandersi del CORONAVIRUS potrebbe essere incrementato da una cattiva qualità dell'aria associata quindi all'inquinamento. Tra tutte le ipotesi sussiste un legame tra la formazione delle diossine negli impianti di termo-distruzione dei rifiuti e l'infezione da CORONAVIRUS. Ciò è stato al centro di una ricerca condotta dall'ingegnere cosentino Eugenio Rogano, un primato tutto italiano.

Dalla constatazione che una fonte rilevante di emissione delle diossine risulta essere il processo di termo-distruzione dei rifiuti solidi urbani l'ingegnere Rogano, come ricordato nel numero dell'Espresso, ha trovato conferma alle sue ipotesi. "C'è un comune denominatore tra l'esplosione dell'epidemia in Cina, Sud Corea, Iran e Italia del Nord: la qualità dell'aria", sostiene lo studioso. Dello stesso avviso è anche Mariella Bussolati: "Sembra che il Covid-19 colpisca più duro nelle aree più inquinate. Non sarebbe un caso infatti se il CORONAVIRUS è riuscito a procedere molto velocemente proprio in aree a grande concentrazione industriale, dove l'aria ha una qualità pessima".

La mappa dell'EPIDEMIA COVID-19 in Italia

La mappa dell'EPIDEMIA COVID-19 in Italia

Oltre alle supposizioni degli ingegneri italiani ci sono altre ricerche condotte da illustri studiosi, quali Boule L.A., Burke, C.G., O'Dell C.T., Winans B., Lawrence B.P., monitorando la maturazione della citotossicità dei linfociti TCD8+ in seguito ad un'infezione volontaria delle prime vie aeree su topi contagiati con il virus dell'influenza, hanno evidenziato una compromissione nella funzionalità dei CTL nei soggetti precedentemente esposti alle diossine, con il risultato che i soggetti monitorati risultavano più esposti a patologie respiratorie.

Dunque, si va verso l'origine della PANDEMIA. Sarà davvero stata la pessima qualità dell'aria ad alimentare l'espandersi del VIRUS? Lo capiremo nei prossimi giorni, intanto la strada sembra quella.

La mappa degli INCENERITORI in ITALIA

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