CORONAVIRUS: CONTAGI, numeri FALSI? Ecco QUANTI sono realmente i POSITIVI in ITALIA, parla l'Epidemiologo


CORONAVIRUS: CONTAGI, numeri FALSI? Ecco QUANTI sono realmente i POSITIVI in ITALIA, parla l'Epidemiologo

Numeri ampiamente sottostimati sul COVID? Sì, secondo gli esperti. Ecco i motivi.

Numeri ampiamente sottostimati sul COVID? Sì, secondo gli esperti. Ecco i motivi.
Negli ultimi giorni i contagi da coronavirus hanno subito un'impennata, con il passaggio da 2mila a oltre 5mila nuovi casi sulle 24 ore. Nonostante ciò, gli esperti esprimono dei dubbi sui dati ufficiali (80mila positività a livello nazionale) e, a tal proposito, per l'epidemiologo La Vecchia i contagiati in Italia sono almeno mezzo milione.

Come mai questa discrepanza di ben sei volte? Secondo l'indagine sierologica, effettuata tra giugno e agosto sul territorio nazionale, se i risultati reali parlavano di circa 250mila persone positive al tampone, la ricerca condotta dalle autorità scientifiche ne stimava addirittura un milione e mezzo.

Ecco perché il professore ritiene che ci sia una parte (attorno all'80%) di sommerso, cioè di soggetti positivi al coronavirus che non vengono rintracciati, ovvero gli asintomatici, poiché non sentono alcun sintomo e sono totalmente inconsapevoli di essere malati. Questo è ovviamente un enorme problema, poiché sappiamo che possono comunque veicolare il virus, diffondendolo nei confronti delle fasce della popolazione più deboli, più esposte a contrarre la malattia in maniera grave o gravissima.

La Vecchia, sebbene affermi che ora il numero di test sia enormemente maggiore rispetto a quelli effettuati durante i primissimi mesi dell'epidemia, sostiene che probabilmente non siano ancora sufficienti per coprire anche gli infetti senza sintomi: ecco la ragione per cui è possibile che i casi sommersi siano ancora di più.

Per questo motivo è estremamente importante adoperare i dispositivi di sicurezza e il distanziamento sociale, in quanto il COVID-19, a differenza di altre tipologie di malanni, è particolarmente difficile da scovare nelle persone che mostrano un buono stato di salute, ma inconsapevolmente diffondono il virus verso gli altri.