CORONAVIRUS: Ci Sono 3 CEPPI di COVID-19 in ITALIA! Ecco cosa CAMBIA tra NORD, CENTRO e SUD. Parla il prof. REMUZZI

In un'intervista al Corriere della Sera egli ha affermato che "nelle regioni meridionali i casi di COVID-19 sono stati estremamente limitati" e questo nonostante ci sia stato un importante esodo di persone dalla Lombardia verso il Sud. Ovviamente, le misure di distanziamento sociale e il lockdown hanno fatto tantissimo, tuttavia, secondo Remuzzi, esse non sono l'unica spiegazione dell'importante divario di contagi da coronavirus tra le diverse zone dell'Italia.
Secondo la sua teoria è presente una stagionalità tra le tre aree geografiche italiane, ovvero una correlazione tra clima e diffusione.

In un'altra intervista, rilasciata a Panorama, il prof. Remuzzi ha affermato che "Al pronto soccorso non arrivano più malati in crisi respiratoria come sette settimane fa. Qualcosa sta cambiando. Le epidemie si esauriscono, lo farà anche Covid-19, anche se non in tempi brevi. Questa è stata una pandemia che ha unito la gravità della Sars alla contagiosità dell'influenza. Continuerà a stare con noi per uno/due anni. Finché, a furia di circolare, si fermerà".

La sua preoccupazione, tuttavia, non sta tanto nella durata della diffusione del coronavirus, quanto nella concomitanza di una possibile esplosione di casi di quest'ultimo e l'influenza stagionale: non solo lui, ma tutti gli scienziati raccomandano vivamente la vaccinazione anti-influenzale nei mesi autunnali, soprattutto per operatori sanitari di ogni tipo, persone affette da debilitazione immunitaria e over 60.
A tal proposito, Remuzzi conclude che "vaccinarsi contro l'influenza potrebbe proteggere i più fragili, in modo che il coronavirus non trovi terreno fertile per fare danni".