
Nei prossimi giorni il protagonista assoluto sarà l'anticiclone africano il quale, accompagnato da aria calda in quota, dominerà la scena su buona parte dell'Europa centro occidentale.
In sostanza, siamo di fronte ad una vastissima area di alta pressione che di fatto blocca qualsivoglia perturbazione atlantica o irruzione di aria fredda in discesa dal Polo Nord.
EDCCO DOVE TOCCHEREMO VALORI RECORD
L'anomalia più rilevante riguarderà il campo delle temperature in particolare sulle nostre montagne: sarà qui che toccheremo valori record. L’aria calda trasportata dall’espansione dell’anticiclone africano tende a concentrarsi soprattutto alle quote medio-alte, dove “galleggia” al di sopra degli strati d’aria più freschi presenti nei bassi livelli. Per questo motivo l’aumento delle temperature risulterà particolarmente marcato in montagna, con scarti rispetto alla media climatica di +10°C. Ci ritroveremo dunque con temperature elevatissime per la stagione in alta quota che porterà ad una fusione parziale della neve caduta nei giorni scorsi. Pensate che in località come Cortina d'Ampezzo (BL), Courmayeur (AO) e Bormio (SO) si potranno toccare punte massime fino a +9/10°C quando solitamente in questo periodo a fatica si superano gli 0°C!
Si tratta di un’anomalia che, visto siamo solo a Dicembre, può essere considerata una vera e propria follia climatica e che comporterà uno zero termico (la quota espressa in metri alla quale la temperatura dell'aria in libera atmosfera passa da valori positivi a valori negativi) elevatissimo, fino a fino a quasi 4000 metri su Alpi e Appennino centro-settentrionale, valori più da Primavera (se non Estate) che da Inverno. Queste anomalie potrebbero rappresentare un record, o quasi, in linea con quello che sta avvenendo nelle altre stagione (aumento termico costante). Le conseguenze dirette saranno la fusione della neve recente e una scarsa possibilità di nuovi accumuli sulle montagne.
Il picco di questa fase termica anomala è atteso per metà settimana, quando il richiamo caldo africano raggiungerà la sua massima intensità. Le zone più interessate saranno il Sud e le due Isole maggiori, dove si potranno toccare valori fino a 18/20 °C, tipici più di Marzo/Aprile che di Dicembre.
Anche il Centro registrerà un clima insolitamente mite, con Roma che potrebbe avvicinarsi ai 14/15 °C e con il versante adriatico che seguirà il medesimo trend. Su alcuni settori, come nelle vallate e nelle aree costiere della Toscana l'aumento termico sarà parzialmente frenato dalla comparsa di nubi basse di origine marittima, capaci di mantenere il cielo e di limitare quindi il riscaldamento. Situazione analoga anche sulle aree pianeggianti del Nord dove nebbie fitte e nubi basse saranno sempre più protagoniste, ma anche sui litorali in particolare su quelli liguri, impedendo un deciso aumento delle temperature e favorendo le consuete inversioni termiche notturne.
QUANTO DURERA' QUESTA ANOMALIA?
Secondo le ultime proiezioni dei principali Centri di Calcolo, l’alta pressione potrebbe mantenersi salda almeno fino al 17-18 Dicembre, garantendo stabilità, temperature sopra la media, una totale assenza di precipitazioni ed un conseguente peggioramento della qualità dell’aria soprattutto nelle grandi città del Nord e nelle zone soggette a nebbie persistenti, con inevitabili aumenti dei livelli di inquinamento.
Insomma, dopo un finale di Novembre che sembrava far presagire un avvio d’Inverno con il botto, questo cambio di passo appare radicale e per tornare a condizioni più tipiche del mese di Dicembre, sarà probabilmente necessario attendere quanto meno l’inizio della prossima settimana.