Nella giornata di giovedì 12 maggio, una ragazza di 15 anni si è tolta la vita. I carabinieri hanno trovato nel suo zainetto alcuni messaggi, in cui la giovane avrebbe scritto del suo male di vivere, con un pensiero rivolto anche ai suoi familiari. I militari stanno ora indagando sugli ultimi giorni di vita della giovane, che frequentava un liceo del Basso Garda. La salma si trova in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.
I genitori, così come riportato dal Corriere della Sera, le avevano vietato l'utilizzo dei social, da Facebook, a Instagram e Tik Tok. Lei non accettava quell'imposizione, forse unica tra tutte le compagne e i compagni a non poter avere accesso alle piattaforme per la socializzazione. E ha deciso che senza i social non valeva la pena continuare a vivere, niente poteva ancora avere senso, e si è gettata nel vuoto. Sabrina, nome di fantasia, ha scelto di non continuare a vivere la vita reale e si è lanciata da una montagna. Il dramma si è consumato verso le 13. Anna ha raggiunto lo spiazzo dove forse era già stata in precedenza in gita e ha lasciato il suo zainetto vicino a un masso, assicurandosi che non potesse cadere perché ci teneva che il contenuto non andasse perso. All’interno c’erano delle lettere, scritte per i familiari forse la sera prima, forse preparate già da giorni.
Nello zainetto anche il cellulare che è stato sequestrato su disposizione del magistrato di turno. A dare l’allarme sono stati alcuni turisti che l’hanno vista precipitare. Sul posto sono accorsi i carabinieri competenti sulla zona, e il personale del 118, ma per la ragazzina non c’è stato nulla da fare, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso: ha preferito morire, piuttosto che vivere senza social.