In termine tecnico questi eventi meteo estremi vengono definiti "supercelle temporalesche".
Nella classificazione dei temporali, le supercelle sono i fenomeni più pericolosi in termini di potenza sprigionata e potenziali danni. Si tratta di immensi sistemi temporaleschi alti fino a 10/12 km al cui interno è presente una zona di bassa pressione definita in termine tecnico mesociclone.
Con il caldo in aumento cresce pure l'energia potenziale (umidità e calore nei bassi strati dell'atmosfera) in gioco per lo sviluppo, appunto, di celle temporalesche imponenti, in grado di provocare eventi meteo estremi come quello della grandine grossa e, nei casi più rari, pure i devastanti tornado (o tromba d'aria in italiano, lo ricordiamo che i due termini sono sinonimi), come anche la cronaca recente degli ultimi anni ci ricorda.
La GRANDINE GROSSA e i DOWNBURST
Non solo, con le supercelle aumentano pure le probabilità di grandine di grosse dimensioni (fino a 8-10 cm di diametro) associate a forti raffiche di vento fino a 120-130 km/h, chiamate in gergo downburst. Quest'ultimo, definito anche come raffica discendente, è un fenomeno meteorologico che consiste in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale. Le folate possono raggiungere velocità molto elevate, anche superiori ai 100 km/h.
PREVISIONI E PROSPETTIVE
Questi eventi, tuttavia, ci ricordano che il clima sta cambiando e che in futuro dovremo affrontare sempre più spesso fenomeni di questo tipo a causa di un maggiore riscaldamento dell'atmosfera che provoca un aumento dell'evaporazione e di conseguenza un aumento dell'energia potenziale in gioco per l'innesco di queste immense celle temporalesche.
Ed è proprio quello che sta per accadere: già dal pomeriggio di Mercoledì 7 agosto l'ingresso di correnti instabili in quota destabilizzerà non poco l'atmosfera provocando i primi temporali sulle Alpi. La nostra attenzione si concentra tra il pomeriggio e la sera: la mappa qui sotto mette bene in evidenza le zone maggiormente a rischio.