L'evento climatico di riscaldamento delle acque dell'oceano Pacifico nel 2015 è stato il più forte dal 1997: analizziamo di seguito i possibili risvolti sul clima italiano durante i mesi primaverili.
METODO DI ANALISI - Abbiamo preso in considerazione due eventi di "el Nino" molto forti (da record), ossia quello del 1982/1983 e 1997/1998. Abbiamo analizzato a livello atmosferico, sia a 5500 metri di quota (500 hpa, ndr) e a 1500 metri (850 hpa, ndr), i tre mesi prìncipi della Primavera, ossia Marzo, Aprile e Maggio del 1983 e 1998.
ANALISI PRIMAVERA 1983 - Dopo l'evento di El Nino strong del 1982 (forte, ndr) Marzo presenta un'ondata di freddo per correnti da Nord/Nordest con pioggia e neve a bassa quota. Successivamente alta pressione molto mite. Aprile presenta il tipico andamento primaverile con il susseguirsi di perturbazioni atlantiche al Centro-Nord con neve sulle Alpi, al Sud caldo sopra la norma per la presenza di un'alta pressione africana. Maggio si presenta con la prima ondata di calore su gran parte d'Italia con temperature superiori ai 30° al Sud, caldo un po' ovunque.
ANALISI PRIMAVERA 1998 - Dopo l'evento di El Nino strong del 1997, Marzo si presenta con un'ondata di freddo tardiva con pioggia e neve a bassissima quota al Nord, poi rimonta anticiclonica con clima decisamente più mite. Aprile è caratterizzato dal flusso Atlantico che invia perturbazioni sull'Italia, soprattutto centro-settentrionale, mentre al Sud è l'alta pressione a dominare la maggior parte dei giorni. A Maggio ecco la prima ondata di calore sull'Italia con temperature tipicamente estive.
UN ACCENNO ALL'ESTATE - Le estati di questi due anni hanno mostrato frequenti ondate di calore sull'Italia, anche molto forti (estate del 1983, ndr) soprattutto nel mese di Luglio, caldo anche a Giugno e Agosto con temperature al di sopra della media.
CONCLUSIONI - Come si può constatare i mesi primaverili dopo un evento di "el Nino" strong, hanno caratteristiche decisamente molto simili e che si possono riassumere come segue. Marzo ha presentato un'ondata di freddo tardiva con neve a bassa quota, seguita o anticipata da un periodo di alta pressione. Aprile ha visto l'arrivo delle perturbazioni atlantiche con piogge principalmente al Centro-Nord e caldo sopra la media al Sud. Maggio ha presentato invece la prima ondata di calore con temperature sopra la media su tutta la Penisola.
PRIMAVERA 2016? - Partiamo col dire che dopo un evento di Nino strong, per esempio, abbiamo avuto degli inverni secchi e con poca neve sulle nostre montagne, e quest'anno è stato così. Da questa constatazione possiamo logicamente aspettarci una Primavera 2016 molto simile a quelle precedentemente analizzate. Se sarà così, potremo effettivamente aver capito, molto probabilmente, gli effetti o le caratteristiche invernali e primaverili in Italia dopo un evento di "Nino" molto forte.