Dando uno sguardo allo scacchiare europeo, dove cioè si muovano le principali figure di alta e bassa pressione, possiamo vedere come con l'inizio della primavera meteorologica (1 marzo) il flusso perturbato nord-atlantico si abbasserà di latitudine favorendo l'arrivo di una serie di perturbazioni dirette sul vecchio continente e quindi anche sull'Italia.
La prima di questa investirà il nostro Paese a partire dalla giornata di lunedì 2 marzo quando non è da escludere la formazione di un vero e proprio ciclone, in lento movimento tra il Mar Ligure e il Mar Tirreno. Tra gli effetti principali ci aspettiamo violenti nubifragi specie su sulle regioni tirreniche del Centro Sud. Possibili forti temporali anche a Roma e Napoli. Massima attenzione anche alle fortissime raffiche che potrebbero soffiare ad oltre 70-80 km/h. Nel suo incedere il vortice attiverà infatti violente correnti che ruoteranno attorno al minimo depressionario con il rischio concreto di mareggiate lungo le coste più esposte.
La neve potrebbe tornare a cadere abbondante su tutto l'arco alpino, a partire dai 1000/1200 metri di quota con accumuli rilevanti specie sui settori centro occidentali (Piemonte e Valle d'Aosta).
Successivamente la porta dell'Atlantico potrebbe rimanere ben aperta favorendo l'ingresso di altri impulsi instabili in grado di portare nuovi rovesci anche a carattere temporalesco su buona parte dell'Italia. Insomma sembrerebbe proprio che sia giunta il tanto sospirato CAMBIO di ROTTA dopo un inverno decisamente sottotono e con pochissime precipitazioni.
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