Meteo DIDATTICA, perché nevica al Sud e non al Nord?


Meteo DIDATTICA, perché nevica al Sud e non al Nord?

Quali le condizioni ideali per nevicate più corpose sulle nostre regioni settentrionali?

Neve a Milano: vi spieghiamo le configurazioni ideali per la neve sulla Pianura Padana

Neve a Milano: vi spieghiamo le configurazioni ideali per la neve sulla Pianura Padana
L'Italia è un Paese piuttosto avvezzo al fenomeno nevoso. Malgrado la posizione in un mare caldo, quale è il Mediterraneo, la confluenza di molte correnti d'aria, e spesso di estrazione diversa, la forte umidità fornita dal Mare Nostrum, nonché la caratteristica orografica del nostro territorio, ricco di rilievi in lungo e in largo, fanno sì che la neve sia più consueta e spesso anche abbondante, rispetto a molte altre aree più fredde continentali.
Ma attenzione, molti si chiedono perché ultimamente nevichi più spesso al Sud che al Nord. In realtà si tratta d una vera e propria novità, e il motivo è presto spiegato.
Le nostre regioni settentrionali sono protette dalle Alpi, e in caso di irruzioni gelide dal Circolo Polare Artico, come quella del Gennaio 2017, non sono certamente favorite per precipitazioni nevose. L'aria fredda "sbatte" infatti contro l'arco alpino, il quale, come detto, fa come da scudo di protezione.
Si noti, inoltre, come in questi casi siano frequentemente colpite le regioni del medio e basso versante Adriatico. Ma perché? Semplice: osservando con attenzione si vede che l'Italia è uno stivale, ma leggermente obliquo: per questo motivo Abruzzo, Molise, ma soprattutto la Puglia, sono completamente libere, non godendo di nessuna protezione da parte delle Alpi.
Affinché la neve colpisca il Nord, in particolare la Pianura Padana, le irruzioni non devono avere origine settentrionale, bensì "laterali", ovvero da Ovest o da Est.
Con questo articolo andremo a vedere proprio alcune di queste configurazioni, tipiche per il Nord.
Configurazione ideale per neve abbondante su centro-Ovest Pianura Padana
Configurazione ideale per neve abbondante su centro-Ovest Pianura Padana

NEVE DI CASA SUI RILIEVI - Naturalmente, la maggiore confidenza con la neve è tenuta dai nostri rilievi, in particolare appenninici e alpini dove, oltre i 1000 m, la neve è spesso di casa in una normale stagione invernale. Non di rado si registrano accumuli anche record sui nostri monti, che frequentemente vanno a concorrere per primati mondiali.
FENOMENOLOGIA COMPLESSA - Ma se la neve è piuttosto consueta sui rilievi, anche a quote collinari, naturalmente meno lo è in pianura e ancor più sulle coste. Tuttavia, anche qui, la sua comparsa sovente è più incisiva rispetto a molte altre pianure europee. Diciamo che sulle pianure centro-meridionali il fenomeno appare abbastanza di rado, solo in caso in cui il nostro bacino venga interessato da una speciale irruzione di aria fredda continentale, con valori termici abbondantemente sotto lo zero. Si tratta, tuttavia, di evenienza abbastanza occasionale con ricorrenza a distanza di diversi anni tra un episodio e l'altro.
NEVE FREQUENTE IN PIANURA PADANA - Sulle pianure del Nord, il fenomeno è più frequente. Tuttavia va fatta una distinzione, tra Pianura Padana centro-occidentale e quella orientale.
PIU' OCCASIONI PER PIANURA DEL NORDOVEST - Sulla parte di Pianura Padana che va da quella meridionale lombarda, specie Pavese, quella emiliana a quella piemontese, le occasioni per avere neve fino in pianura, e magari anche abbondante, sono maggiori che non sulla restante pianura lombarda, su quella romagnola, veneta e friulana. Ciò soprattutto perché, la pianura occidentale ha un particolare vantaggio: quello di essere in buona parte circondata da rilievi importanti, appenninici settentrionali e alpini, tali da consentire il famoso cuscino freddo padano.
CUSCINO FREDDO PADANO - Esso è un fenomeno noto a tutti e consiste in un ristagno di aria fredda al suolo, consentito dalla poca circolazione di venti per via, appunto, dei rilievi circostanti che ne bloccano l'azione.
L'aria fredda che si accumula al suolo può derivare sia da irraggiamento notturno, nelle notti stellate invernali e con presenza di alta pressione, sia da vere e proprie irruzioni fredde continentali. Tuttavia, ciò che conta, è proprio il ristagno di quest'aria fredda nei bassi strati, anche se la circolazione cambia e diviene più umida e movimentata.
CONDIZIONI FAVOREVOLI PER NEVE SU PIANURA DEL NORDOVEST - Anzi, è proprio questo cambiamento, con l'arrivo di correnti più umide meridionali e bassa pressione sul medio e alto Tirreno, che consente, nella maggior parte dei casi, il fenomeno nevoso sul Centro-Ovest Pianura Padana. La nuova aria più mite umida e anche instabile, non riesce a scalzare quella fredda preesistente, stanti i rilievi che lo impediscono, piuttosto vi si sovrappone. Il sopraggiungere di aria umida e più mite in quota sovrapposta ad aria più fredda al suolo, crea instabilità, in presenza di cosiddetta omeotermia, ossia una colonna termica che non presenta variazioni di valori tra il suolo e il 1000 m. Se l'aria fredda al suolo è intorno allo 0° e quella in quota non è eccessivamente mite, ossia si aggira anch'essa intorno allo 0°, si realizzano le condizioni per neve anche abbondante in Pianura Padana centro-occidentale.
MINORE FAVORE PER PIANURA DEL NORDEST - In presenza delle medesime condizioni termiche e di umidità, non altrettanto, invece, accade sulla pianura orientale. Su queste aree, non sono presenti rilievi che in qualche modo circondano la pianura, ma soltanto lineari su Sud Romagna. Per di più, vi è la presenza mitigante nel mare Adriatico dal quale, spesso, in presenza di sistemi depressionaria sull'alto Tirreno, arrivano venti più miti. Insomma l'aria fredda che magari può essere presente anche qui al suolo per irraggiamento notturno, viene facilmente rimossa e le condizioni per zero termico al suolo negate. Vi è da dire che la circolazione instabile occidentale è prevalente, sicché quanto questa segue un periodo di alta pressione fredda, in inverno, puntualmente si presenta l'opportunità di neve sulla pianura centro-occidentale. Insomma la pianura piemontese, emiliana e l'area del Pavese, sono i settori della Pianura Padana dove la neve può essere più ricorrente e anche particolarmente abbondante. Configurazione ideale per neve abbondante su Est Pianura Padana
Configurazione ideale per neve abbondante su Est Pianura Padana

CONDIZIONI IDEALI PER LA NEVE SULLA PIANURA PADANA ORIENTALE - Anche la pianura orientale può vedere neve di un certo significato in presenza di una particolare configurazione, che è quella rappresentata nella seconda immagine. E' una configurazione non certo frequente. Un anticiclone su Ovest e Nord Europa, con cuneo esteso fino alle regioni baltiche e alla Russia e aria fredda, da esso dirottata, dalle regioni siberiane fino al Mediterraneo centrale. Aria molto fredda continentale, raggiunge, con questa configurazione, tutto il Nord Italia con zero termico anche al suolo. Non basta questo, tuttavia. È necessario che si formi una bassa pressione al suolo, non eccessivamente a Sud, ma all'altezza del medio Tirreno, tra la Sardegna e il Lazio. Questa la condizione ideale per far nevicare fino al suolo e anche sulla costa sulla Pianura Padana orientale. Condizioni ideali date dalla risalita di fronti umidi e perturbati lungo l'Adriatico, piega di questi verso la foce del Po e il Nordest e confluenza di aria fredda al suolo proveniente dalle regioni continentali. Insomma, tutte circostanze piuttosto articolate e occasionali che rendono la neve più frequente su Est Pianura Padana.

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